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Il signore dei sogni di Claudio Piras Moreno

Creato il 18 giugno 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Recensioneùdi Molly68

Psichedelico, onirico, astratto: sono alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente a proposito del libro di Claudio Moreno Piras. Sogno o follia? La linea di demarcazione è sottile e l’autore cerca di darsi delle risposte intessendo una trama semplice che tratta temi e pone domande assai complesse. Il signore dei sogni è uno scritto border line tra il romanzo e il saggio filosofico. Si capisce che non siamo di fronte a un semplice testo narrativo fin dalla copertina: la scelta di utilizzare come identificazione visiva del romanzo i disegni di Magritte è indicativa delle intenzioni dell’autore e in un certo senso suggerisce cosa ci si deve aspettare da questo libro.

In questo romanzo, azione e riflessioni si cedono di continuo il posto, in una sequenza che potrebbe talvolta apparire caotica. Si tratta di un testo molto particolare, che alterna semplicità ed ermetismo, presente e futuro, sogno e realtà. Ho trovato interessante durante la lettura – che inizialmente, lo ammetto, si è rivelata un po’ ostica – l’alternanza tra scene dal sapore gotico ed episodi che richiamano un certo tipo di teatro surrealista. Di tanto in tanto, la narrazione si fa didascalica (o forse sarebbe meglio dire “filosofica”) e questo può suscitare perplessità. Ma l’autore riesce a rendere scorrevole la lettura cambiando i punti di vista, inserendo colpi di scena e presentando personaggi assai ben caratterizzati.

Per quanto mi riguarda, devo ancora decidere se l’impressione di frammentazione sia voluta oppure no. Dato che il romanzo tratta di sogni – che di per sé esistono in una dimensione diversa, in un luogo sospeso in cui la logica non esiste, come non esiste il tempo, e le cui regole non sono le stesse che comandano nella realtà – probabilmente il susseguirsi di scene all’apparenza slegate tra loro potrebbe essere una precisa scelta dell’autore. Ipotesi avvalorata dal fatto che spesso, nel corso del romanzo, lo stile cambia.

La storia è ricca di spunti di riflessione e mostra una buona padronanza degli strumenti narrativi. Superato lo scoglio della frammentarietà (che però, ripeto, sembra essere una precisa scelta stilistica per calare il lettore nelle atmosfere del sogno) e accettata la presenza di parti più “saggistiche” che narrative, il romanzo si rivela piuttosto interessante e si presta a una lettura su diversi piani, abbracciando pertanto una fetta di pubblico abbastanza ampia e variegata.

 

Voto

 

Il signore dei sogni di Claudio Piras Moreno

 

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