“Oltre ad una straordinaria capacità di osservazione, Nacho era in grado di vedere i particolari più minuscoli, di registrarli e rielaborarli in mille modi e ricordarli per sempre. Poteva rammentare ogni minima cosa che gli era capitata da quando aveva l’età di due anni. Da allora era stato in grado di memorizzare ogni parola detta o sentita.”
Vi siete mai domandati quale sia la natura di tutto ciò che ribolle nelle vostre menti la notte, di tutti quei sogni che vi allietano o tormentano nell’oscurità? E avete mai pensato che ogni singola visione onirica potrebbe essere comandata da un’entità superiore a noi sconosciuta?
Sì, quasi certamente tutto ciò vi farà tornare alla mente il celebre “1984” di George Orwell con il suo Grande Fratello ma in questo caso non vi è nessun partito, né psicopolizie a controllo di ogni movimento umano.
Bensì ne “Il Signore dei sogni”, autopubblicazione di Claudio Piras Moreno, vi è un mondo che potrebbe essere definito parallelo a quello noi noto, all’interno del quale ogni regola è severamente fissata e che permette lo svolgersi dei sogni così come lo conosciamo.
Proprio per questa ragione nel momento in cui il Signore dei sogni si rende conto che qualcosa nel suo mondo non va egli allerta tutti coloro al suo comando per scongiurare la rovina. Ma il Signore dei sogni non ha previsto che alcuni umani possano aver intuito qualcosa in più riguardo la sua esistenza.
In bilico tra filosofia e psicologia, tra sogno e realtà, “Il Signore dei sogni” è uno scrutare tra luci e ombre della nostra esistenza. E’ la consapevolezza o la supposizione che la nostra vita non è forse poi così libera come in genere si ritiene.
Ma è anche una storia che si tinge di giallo tra fatti sospetti e vicende discutibili: il mistero, il timore che qualcuno o qualcosa influisca sui nostri sogni, la parte forse più intima di ogni essere umano, crea tensione e incertezza.
Una storia a tratti, principalmente nella prima parte, lievemente ostica ma con l’avanzare delle pagine tutto diventa più semplice e la scorrevolezza della lettura aumenta.
Non lo si può considerare un libro adatto a chiunque per lo stile, piuttosto alto, adoperato, per l’argomento trattato e per le discipline affrontate ma è certamente una storia per tutti coloro i quali amano addentrarsi nei misteri della psicologia e dell’onirico, per gli amanti del mistero, per chi si pone quotidianamente interrogativi su tutto ciò che ci accade e sul significato dei tanti sogni notturni che talvolta ci sorprendono con la loro enigmaticità.
Un libro per comprendere, almeno in minima parte, la imperscrutabile personalità dell’autore che si è cimentato con coraggio in una storia di tale spessore.
Written by Rebecca Mais
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