Cammino solitaria senza alcuna paura
Non possono derubarti di nulla quando hai il mare dentro.
da Via del ponte perso
Custodisco il cortile
di foglie marce e solitudine
non mi vesto di bianco
per non assomigliare alla neve
aspetto l’acqua bollire
per macchiarla di sfumature cannella
e respiro
vivendo pochissimo ma davvero
***
Ho il dolore nei capelli
attesa fra gli occhi
e febbre
che si fa strada
Forse un libro in arrivo
finalmente urticante
forse le parole di una donna-altra
col mio stesso sangue
forse un amore
che resta per sempre
solo sull’argine destro
riprenderò a sentire
sorridendo alla polvere
che oggi mi ruba la vita
***
Di domenica
il silenzio è più silenzio
e me lo tengo
come voce nera di blues
fino all’ora del dovere.
Lei – anziana – attende
il mio arrivo
fra la collezione dei rosari.
E il sorriso che mi sembrava di fingere
diventa più vero
del suo dolore di parto.
Sabrina Spinelli
(c) Guido Vicari Editore
per gentile concessione dell’autrice.