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Il sindaco antitartaro

Creato il 18 ottobre 2010 da Demopazzia
Mi scuso con i miei lettori per la scarsità di post degli ultimi tempi, ma sono molto impegnato a preparare la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative di Firenze dove mi presenterò come candidato sindaco per succedere a Renzi.
L’idea mi è venuta dopo che l’Obama fiorentino ha fatto demolire la pensilina adiacente alla stazione di Santa Maria Novella. La pensilina si dice era brutta e più che altro produceva degrado. Come può una pensilina produrre degrado? Semplice, essendo una pensilina ripara dal sole e dalla pioggia. A gratis. E per lo più il degrado si ammucchia dove si può riparare dal sole e/o dalla pioggia senza dover pagare. Adesso si può ammirare la stazione dell’architetto Michelucci in tutto il suo splendore, senza degrado a ostacolarne la vista, ma solo quattro corsie di autobus che si attorcigliano su loro stessi.
L’abbattimento della pensilina era solo il seguito dello smantellamento del “mercatino etnico” dove, oltre ai turisti di tutto il mondo in attesa del torpedone che li riportasse a casa in cerca di ombra e asciutto, vi si ammucchiava, anche li, il degrado.
Il passo successivo invece è stato l’istallazione delle nuove fermate degli autobus. Il tetto in plexiglass è un colpo di genio. Non ripara dal sole, cosi d’estate vi potrete tranquillamente ustionare il cranio, ma anche il culo essendo il sedile in metallo. In più ha il pregio di essere fatta in modo che non ripari neanche dalla pioggia. Non si sa mai dove si può annidare il degrado.
Renzi è un po’ come un dentifricio antitartaro o come l’anitra wc.
Ma una volta intrapresa questa strada non ci si può fermare a metà. Che fare dei loggiati che ogni tanto si affacciano sulle antiche piazze di Firenze. Certo non sono molti. Però perché non buttarli giù e rifarli in plexiglass? E le scalinate delle chiese? Non sarebbe meglio spianarle e trasformarle in piani inclinati? E i marciapiedi? Non so se l’avete notato, ma sui marciapiedi ci si può sedere, anzi, bivaccare. Se sarò eletto sindaco farò eliminare anche i marciapiedi.
Le piazze, questi assurdi spazi vuoti in mezzo al cemento dove a volte la gente addirittura dopo essersi incontrata vi si ferma a parlare, saranno sostituite con delle immense rotonde dove sarà vietato fermarsi. Obbligo di deambulare per tutti. La stazione, noto luogo di degrado e insicurezza, sarà abbattuta e ricostruita venti chilometri fuori dal centro di Firenze. L’Arno verrà interrato perché lungo gli argini non si sa mai quello che vi può succedere. Dovremo ripensare lo stesso concetto di centro. Conviene per una città come Firenze avere un centro? Se non ci fosse un centro non ci sarebbero le bancarelle degli abusivi. E se non ci fosse la periferia non ci sarebbero i viali con le puttane. E se spostassimo gli Uffizi a Novoli e l’isolotto in Piazza Santa Croce?
Bisogna osare se non si vuole rimanere prigionieri dei vecchi schemi della politica. Non esistono più destra e sinistra. Una volta Firenze era tutta campagna. Bei tempi quando si poteva andare in centro e non c’era nulla.
Votatemi.


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