La legge Severino è quella che potrebbe, con buona probabilità, cambiare le sorti di Napoli: nulla di ignoto, nulla di nascosto, anzi, per alcuni potrebbe anche far sorridere considerando che è stata una bella gatta da pelare per l’ex premier Silvio Berlusconi. Volendo restringere il campo, a De Magistris interessano due articoli in particolare: il 10 e l’11.
L’articolo 10 prevede “incandidabilità alle cariche elettive negli enti locali” e, ovviamente, sottolinea anche i diretti interessati, tra cui i sindaci, e i reati contro i quali ci si attiva in questo senso.
L’articolo 11 prevede la “sospensione e decadenza degli amministratori locali”, inoltre che “sono sospesi di diritto dalle cariche” indicate nell’articolo 10 “coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti indicati all’articolo 10″. Ovviamente si parla anche di abuso d’ufficio.
La questione però è sempre e comunque ampiamente contorta: c’è chi parla di un “semplice” fermo per un anno e mezzo, chi invece pensa che la legge Severino debba essere sviscerato più affondo, perché i nodi da sciogliere sono molti. In conclusione, la decisione che metterà un punto alla questione spetterà al prefetto di Napoli Francesco Musolino. È lui che dovrà “accertare la sussistenza di una causa di sospensione”, una volta ricevute tutte le documentazioni necessarie dal tribunale di Roma.