Il sindaco di Bordolano “privatizza” il consiglio comunale. Lo Stogit rivendica la libertà di non controllare le emissioni!

Creato il 14 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

La Stogit non trova difficoltà a farsi sentire e a prendere la parola. È un diritto di tutti. Anche dei cittadini di Bordolano e dintorni. E sono loro a essere zittiti dal potere economico già favorito ampiamente da governo e regione innanzitutto. Luisa Pea, dell’opposizione, censura il sindaco, che non mette all’ordine del giorno argomenti di notevole importanza.

Al Sig. Sindaco
Comune di Bordolano
Dott. Diego Bottini

Oggetto: Consiglio Comunale del 13 giugno 2013 – Nuova “Comunicazione del Sindaco “ e presenza di “invitati” seduti nei banchi dei Consiglieri Comunali.

Egregio Signor Sindaco,
con riferimento al Consiglio Comunale del 13 giugno 2013 si fa presente:

ancora una volta siamo costretti a contestare ed a censurare l’ennesimo uso della modalità della “Comunicazione del Sindaco” per far passare, senza discussione e senza votazione, argomenti anche importanti, meritevoli di un apposito punto nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale e mettendo, di fatto i Consiglieri Comunali nella impossibilità di entrare nel merito dei problemi e di discuterli. L’argomento della sua “Comunicazione” nella seduta del Consiglio Comunale di ieri sera riguardava la “nomina del Segretario Comunale nella Commissione di tutela dalla corruzione”: ci pare un argomento importante per il quale il Consiglio Comunale si doveva esprimere. La nomina del Segretario nella Commissione contro la corruzione avrebbe assunto maggior valore, rispetto ad una nomina proposta da lei come Sindaco e fatta passare senza alcuna votazione, né dibattito in Consiglio Comunale.

Altra “sorpresa” che ha regalato ai Consiglieri Comunali, anche questa senza che ne fosse data comunicazione con un punto all’ordine del giorno, la presenza sui banchi del Consiglio Comunale e come diretti relatori, di sette persone tra le quali abbiamo riconosciuto il Direttore dell’Ufficio UNMIG del Ministero dello Sviluppo sede di Bologna Ing Marcello Strada, il responsabile dello stabilimento Stogit di Bordolano ing. Barbieri, il Dirigente di Stogit ing. Maroli, mentre delle altre persone presenti non è stata fornita né l’identità, né il ruolo.
Quello che è risultato ben chiaro è che il Sig. Sindaco ha dato possibilità di parola in un Consiglio Comunale a rappresentanti di una Società per Azioni privata quale è Stogit S.p.A. senza informare della loro presenza e degli argomenti trattati il Consiglio Comunale.
I rappresentanti di Stogit S.p.a. hanno così potuto liberamente esporre, ancora una volta a consuntivo, a cose fatte e senza alcun contraddittorio aperto al pubblico presente in sala, quanto accaduto dal 28 maggio al 7 giugno 2013 con le “operazioni di spurgo” senza alcun controllo delle emissioni, delle temperature e della qualità dell’aria nella zona delle operazioni, senza avviso ed informazione preventiva ai cittadini. Ci hanno esposto, sempre a consuntivo, i loro progetti e le loro attività di perforazione di ben sette nuovi pozzi per lo stoccaggio del gas oltre alla realizzazione di una centrale a metano di 52 MW di potenza nell’area del Comune di Bordolano, senza che la cittadinanza ne sia stata preventivamente informata e consultata così come richiede la Convenzione Europea di Aarhus, il principio di precauzione e di prevenzione, il principio di sostenibilità nell’ambiente delle iniziative industriali.
Abbiamo avuto la brutta sensazione di un Comune, quello di Bordolano, in mano ad una società privata che, come è ben noto, cura i propri interessi e non certo quelli della collettività di Bordolano e del territorio a partire dall’ambiente e dalla salute, trascurando i rischi derivanti dalla presenza in zona della sorgente sismogenica ITCS 002 capace di provocare sismi di Magnitudo 6.1 in ogni suo punto.
Dunque, ancora una volta, nessun livello di tutela da parte del Sindaco del Comune di Bordolano rispetto ai rischi sulla sicurezza, sulla salute, sull’ambiente, sulle attività economiche, sulle proprietà dei cittadini di Bordolano derivanti dal “Progetto Bordolano centrale e stoccaggio di metano”, mentre continua dal luglio 2010 l’attività del “Cluster B pozzi 1-21” senza alcun Piano di Emergenza Esterna, mentre si sta approntando l’area per i lavori di perforazione dei nuovi tre pozzi al “Cluster A” ed i lavori preliminari per la nuova centrale di stoccaggio.

Con la presente siamo a contestare e a censurare con forza la sua gestione del Comune di Bordolano, chiedendo il rispetto delle regole di democrazia e partecipazione dovute alla popolazione.

Distinti saluti.

Bordolano, 14 giugno 2013 Luisa Pea
​ Consigliere Comunale Lista “Bordolano Noi”
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