Dal 1° luglio, la Repubblica di Cipro sarà – per sei mesi – il presidente del Consiglio dell’Unione europea (da non confondersi – ma spesso lo faccio anche io – col Consiglio europeo, quest’ultimo un organo politico e non tecnico). Ho scritto di frequente sulla questione cipriota, sui negoziati perennemente inconcludenti di riunificazione tra greco-ciprioti e turco-ciprioti, sulle conseguenze trascurabili di questo semestre per la Turchia che continuerà a negoziare con la Commissione europea e a fare come se nulla fosse; ne riparlerò diffusamente in seguito, per adesso mi limito a segnalare il sito web creato per l’occasione: completo, funzionale, graficamente gradevole.