“E sono ancora qua”, cantava Vasco Rossi in una delle sue famose canzoni, e la frase sembra richiamare perfettamente l’avventura europea del Siviglia, che ieri allo Stadion Narodowy di Varsavia ha alzato, per il secondo anno consecutivo, al cielo il trofeo dell’Europa League edizione 2014/2015. Raggiunto quindi il record di vittorie in questa competizione, ben quattro, superando le italiane Juventus ed Inter e gli inglesi del Liverpool; inoltre si guadagnano l’accesso alla prossima Champions League senza passare dai preliminari.
Eppure la partita non si era messa affatto bene per gli spagnoli che al 7′ minuto del primo tempo erano già sotto contro il Dnipro grazie al gol di Kalinic, bravo a ripartire dopo le protese del Siviglia per un presunto fallo da rigore su Reyes. La reazione andalusa non si fa attendere e dopo due ottime parate del portiere Boyko al 28′ raggiungono il pari grazie al polacco Krychowiak, su assist dell’uomo partita Bacca.
E’ infatti il colombiano il vero trascinatore dei suoi e dopo l’assist non si è certo fermato, anzi, dopo tre minuti dal pareggio è proprio lui a portare avanti il Siviglia e a ribaltare il punteggio: 2-1 per i detentori del titolo. La partita che in mezz’ora ha regalato emozioni non poteva certo fermarsi li, e allora il Dnipro con grande orgoglio, e grazie ad una perla su punizione del suo capitano Rotan segna il pari, del 2-2 quasi agli sgoccioli del primo tempo – 44° minuto.
Secondo tempo più tattico, la paura di perdere a questo punto cominciava a farsi sentire, cosi come la stanchezza, ma se nella tua squadra hai un numero 9, colombiano, che non è Falcao ma è micidiale come l’attuale giocatore di proprietà del Monaco, allora prima o poi sai che la palla la butti dentro e al 73′ minuto della ripresa ancora lui, ancora Bacca porta avanti il Siviglia per quello che sarà il definitivo 3-2.
Nel finale paura per uno scontro tra Matheus e Tremoulinas che ha visto il giocatore degli ucraini accasciarsi al suolo dopo qualche minuto; trasportato in ospedale con l’autoambulanza per fortuna era cosciente, ma il silenzio dello stadio di fronte a quella scena è stato surreale.
Vincono, quindi, ancora loro gli spagnoli del Siviglia che da Torino a Varsavia sembra non essere cambiato nulla: tenacia, spirito di squadra, un allenatore ambito come Emery, e un campione come Bacca; insomma la ricetta vincente per una vittoria convincente, quella dell’Europa League!