Sono molte le recensioni positive che ho letto di questo libro e ammaliata dalla copertina e dalla trama, ma anche dalla filastrocca che ha accompagnato l'uscita del romanzo mi sono lanciata nella lettura di questa storia dalle tinte contrastanti: un pò dark, un pò fiabesco.
Ho letto che questo è l'anno degli scrittori italiani...beh se questo anno inizia con Il sogno della Bella Addormentata non posso che essere d'accordo.
Talia ha fatto una promessa al padre: recuperare sette oggetti di sua invenzione, sette peccati, così come li definisce e Talia consacra la sua vita a questa ricerca. Quello che la ragazza non sa è la funzione di questi oggetti: essi costituiscono la chiave per un'altra invenzione del padre, l'Arcolaio, destinata a cambiare la storia.
Un'organizzaione segreta è alla ricerca degli stessi oggetti e Scotland Yard è sulle tracce di alcuni dei suoi membri. La chiave per il mistero che, piano piano si dipana davanti agli occhi di colori diversi della bellissima Talia, si fa via via più chiaro e orribile e la ragazza mette in dubbio se stessa, ciò che ha sempre saputo e il padre che ha amato.
La storia della Bella Addormentata ci fa porre tutta una serie di quesiti: quando la vita ci pone davanti delle durissime scelte, quale sarà la decisione migliore? E se quella decisione non è proprio conforme a morale? Chi siamo noi per decidere sulla vita e la morte di una persona per salvare l'esistenza di chi amiamo?
Sono queste le domande che Talia si troverà davanti e dare una risposta non è facile per niente.
Con uno stile avvincente, flashback, tradimenti, amori, passaggi segreti, la lotta eterna tra la scienza e la religione, Luca Centi ci propone una storia coinvolgente, ricca di colpi di scena, che parte un pò in sordina per esplodere improvvisamente e lasciare il lettore a bocca aperta. Quando credi di aver capito cosa sta accadendo ecco che succede qualcosa di assolutamente inaspettato che cambia le carte in tavola. E improvvisamente ti trovi a sperare che le cose si sistemino, che non può essere così, che ci sia un'altra via di uscita....sei schiacciata sulla poltroncina sotto il peso delle pagine che scorrono via veloci, con la tua tazza di latte caldo in mano e ti convinci che l'autore ha sicuramente trovato un modo per arrivare al lieto fine, ma poi ti ritrovi all'ultima pagina, con un fazzoletto tra mani, gli occhi gonfi di lacrime e......
No, non vi dirò se l'happy ending c'è, vi dirò solo di leggere questo libro: ne resterete affascinati, sconvolti, rapiti, incantati. E dopo che lo avrete letto vi ritroverete a chiedervi: e io come mi sarei comportata se fossi stata Talia?
Consigliatissimo.
Bacio
R.