Lucarelli scrive noir, scrive di misteri violenti e la rabbia del nuovo assassino di questo romanzo, il Cane, è quasi istintiva: è la rabbia di chi non ne può più e reagisce troppo pensare.
Quella in questione, poi, si scatena incontrollata e finisce per colpire dove può, quel che gli passa vicino o riesce a raggiungere, così che la sua finisce per essere una guerra tra poveri, disperata e assoluta.
Il racconto proposto da Lucarelli si accompagna ai versi della canzone “Il sogno di volare” del cantautore Andrea Buffa, cogliendo da essa spunti di riflessione sullo sfruttamento di manodopera in nero, le morti sul lavoro, i disagi degli immigrati.
Un po’ prevedibile nel plot, ma ben scritto.