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Il sogno interpretato di una futura mamma

Creato il 02 gennaio 2012 da Bruno

A titolo di esempio, per quanto molto approssimativo, di quanto detto nel post precedente, riporto il sogno riferitomi tempo fa da un' amica prossima alla maternità, probabilmente vissuta come "fase di definitivo superamento" del residuo legame di dipendenza psicologica dalla madre, e quindi con un misto di timore ( la paura d' inadeguatezza oniricamente espressa con un ritorno all' infanzia ) ed esplicita "situazione d' esame" volta al suo superamento.
Espongo il sogno e di seguito l' interpretazione da me fornita pur senza poter interrogare l' interessata ( cosa solitamente indispensabile anche se in questo caso l' iconografia rappresentativa estremamente "leggibile" era sufficiente a fornire un quadro interpretativo soddisfacente ). Suddivido il sogno per "scene" in modo da avere un pratico riferimento espositivo.
IL SOGNO
1) … Dondolavo su una sorta di grande altalena, dove però non ci si sedeva: era una piattaforma che oscillava in orizzontale e non avanti indietro come le altalene classiche. Io sopra, in piedi, con indosso i miei jeans largotti, scarpe da ginnastica, una qualche maglietta non identificata e i soliti capelli riottosi e crespi tenuti insieme con scarso successo.


2) Qualcuno parlava a dei ragazzi seduti su dei banchi posizionati come in una aula magna e ciascuno aveva sul ripiano del tavolo una rappresentazione allegorica e colorata di un qualche mestiere, che poteva andare dal calzolaio al medico chirurgo, dall’elfo di Babbo Natale, alla casalinga disperata.


3) Accanto a me una persona della quale non ricordo il volto, e sul nostro lato sinistro, un uomo (chiaramente gay, curatissimo e dall’aria molto professionale) che prendeva note su un blocco A4 e parlottava, in Inglese, con la tipa di X-Factor, la produttrice discografica. Stavano appoggiati ad una lunga fila di porte di un bianco accecante, che potevano tranquillamente appartenere a cabine di una qualsiasi spiaggia, in uno stabilimento glamour nuovo di pacca.


4) Ad un certo punto la produttrice dice (pensando che di non essere sentita) al tipo del blocco A4 che una tizia dal nome -nella vita reale, ma non là- a me completamente sconosciuto parla l’Inglese meglio di me.
Inspiegabilmente ed in modo che sorprende sia la me onirica che quella che sta sognando stesa nel letto, mi ribello e le chiedo, con un accento che manco la Regina Elisabetta, perchè mai pensi ciò e su che basi (nel sogno la mia “competitor” ha una cadenza terrificante )


5) Nello stesso momento, alla mia destra, appare uno schermo in cui Fidel Castro, Che Guevara e Jack Nicholson con i suoi occhiali da sole, scuotono increduli il capo manifestandomi (soprattutto Jack Nicholson con ampi gesti della mano e smorfie della faccia) tutto il loro dissenso riguardo alle parole di ’sta tizia in merito all’angolofona attitudine mia e dell’altra.


6) Io mi sento indispettitissima e c’ho ’sto sentimento de lesa maestà da vero gallo ‘n copp’ aa munnezz’….
Interpretazione in sintesi
E' il tipico sogno da paura di inadeguatezza, generato dallo sforzo psicologico richiesto a rivestire il nuovo futuro ruolo di madre. Il sogno indica anche al tempo stesso il superamento positivo di tale fase.
Da molti elementi si intuisce un conflitto non ancora superato con la propria madre, e la situazione d' esame è volta proprio a questo scopo; la madre, scissa nel sogno in più personaggi, rappresenta sia un elemento di positività ( la persona "vicina ma senza volto" ) che l' avversario da battere ( l' altra esaminanda che "non parla bene l' inglese" ) che lo stesso "arbitro scorretto" del conflitto ( la esaminatrice di X-factor ). Il conflitto è alla fine superato ( il galletto indispettito dal confronto ) e non a caso l' "aiuto psicologico" in tal senso è iconicamente raffigurato con figure maschili fortemente "rivoluzionarie e anticonformiste", figure emblematiche ed "amiche" sulle quali viene sviluppata la nuova affettività e senso di identificazione ( il "gallo" stesso con cui alla fine la sognatrice si identifica è il maschio per antonomasia ).
E non a caso la figura maschile che accompagna l' esaminatrice ( facciamo il padre in senso lato, che ne dite ? ) è "chiaramente gay, curatissimo e dall' aria estremamente professionale" ( ossia l' esatta antitesi delle figure maschili prescelte per il superamento edipico ) ... Le porte "di un bianco accecante" rappresentano il "passaggio del varco", non più temuto proprio in quanto rappresentato con toni luminosi, balneari, di un futuro "nuovo di pacca" ).
Il forte accento posto sulla "fertilità" ( contrapposizione gay / galletto ) è una condensazione iconografica di più possibili significati, di cui il più indicativo rimane comunque il superamento edipico ( un "gay" non può metterti incinta, parbleu ! ) e rivincita verso la madre proprio attraverso il concepimento ...
( ... E adesso speriamo solo che non si trasformi in una madre troppo possessiva ).       
Lettura iconografica 
a) Generale:  il "racconto filmico" è molto scorrevole, assai ricco di immagini, tutto sommato molto leggibile, e caratterizzato da tinte e atmosfera chiare e solari: tutti elementi che indicano un basso intervento della "censura onirica" ed un basso livello conflittuale, volto al prossimo superamento di fase.
b) Particolare:  inizialmente viene prodotta tutta una serie d' immagini "regressiva" e di rifiuto di tale ruolo: la sognatrice si ritrova "bambina" su un' altalena ( in realtà una culla dato il classico dondolìo orizzontale: ecco un' immagine "densa" di un doppio ruolo madre / figlia )
Insomma, la sognatrice si sente “bambina e inadeguata” verso la nuova situazione; la sensazione di inadeguatezza è generata da un conflitto / rivalità nei confronti della stessa madre che in sogno viene "sdoppiata e moltiplicata" in ben tre figure:
- quella "rassicurante" della persona "accanto senza volto" ( altra condensazione: il "senza volto" sta ad indicare probabilmente anche un' accusa di "assenza" rivolta alla madre )
- quella "esaminatrice" della produttrice discografica
- quella della "rivale" inspiegabilmente prescelta dai giudici, nonostante parli assai peggio l' inglese ( come posso vincere se il concorso è truccato ? ) ... ecco la necessità di mettere al suo fianco "un gay" !
La situazione evolve non a caso attraverso tutta una serie di figure maschili contrapposte / complementari: i compagni di scuola ( importantissima la contrapposizione tra le figure maschili che si realizzano attraverso il lavoro ed il suo raffigurarsi invece come "casalinga disperata" ! ), l' uomo "gay e freddo, compunto, professionale" ( icona generica di "padre/colleghi maschi" verso cui sono riversati i sentimenti di odio/invidia/disprezzo ), ed infine le figure maschili di riferimento positivo, non a caso scelte con caratterialità opposta. Alla fine lei stessa si identifica in "maschio realizzato" ( il galletto ): "ecco, ora sono anch' io come Te/Voi, non sono più una "casalinga disperata" ( come forse la madre "che non parla neanche bene l' inglese" ? ) ...
Concludendo:  ... fermiamoci qui, anche se si potrebbe scrivere un intero saggio su un sogno, tanti sono i livelli di lettura ed i piani intersecantesi ...
Il tutto è connotato da quell' atmosfera di "sdoppiamento oppositivo" delle figure parentali, sdoppiamento volto al necessario superamento della dipendenza: tornando a quanto già detto in "Tiresia", va sottolineato ancora una volta come tale espediente "raffigurativo" sia iconicamente ed emozionalmente necessario proprio per favorire nel soggetto un "superamento di fase", ma quanto invece per poterne interpretare e comprendere il pieno significato vada fatta un' operazione contraria di "unificazione degli opposti" ...
... E torno a ribadire quanto deleterio sarebbe, al contrario, adottare sempre e solo un atteggiamento duale/ oppositivo a criterio universale di "conoscenza", ad approccio gnoseologico della realtà.
( Tra parentesi: la figura finale del galletto indica anche quanto la mente si possa percepire "indipendente dal sesso reale" ... e torniamo ancora a quanto appunto già detto sempre con Tiresia ... ).
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