Si tratta del Turanor, il catamarano ideato dall’ingegnere svizzero Raphael Domjan, che 584 giorni dopo la partenza ritorna nella città monegasca. La barca, lunga 31 metri e larga 15 e costata 24 milioni di dollari, è stata spinta da 537 metri quadrati di pannelli solari capaci di spingerla fino a una velocità massima di 15 nodi, che corrispondono più o meno a 27 chilometri orari. Il che, considerando che si viaggia sull’acqua e non sull’asfalto, non sono affatto pochi.
Durante la “crociera”, che si è protratta per 53mila chilometri, l’imbarcazione ha raggiunto i i porti di Cancun, San Francisco, Tonga, Brisbane, Manila, Singapore e Abu Dhabi.
Il suo 39enne capitano, nell’ultima nota scritta sul diario di bordo, non ha nascosto una nota di malinconia per la fine dell’avventura: ”Quando siamo partiti – scrive – non vedevo l’ora di rivedere le mie montagne, ma ora sono triste pensando che devo ricominciare la vita a terra. Spero che questa impresa spinga scienziati e ingegneri a progettare soluzioni sempre più innovative per salvare l’ambiente”.
[foto da egittiamo.it]