di Thomas Vinterberg (Danimarca, 2012)
con Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp, Alexandra Rapaport, Susse Wold
VOTO: *****/5
Attenzione al titolo italiano, come al solito fuorviante: non c'è infatti nessun sospetto nei confronti di Lukas: nè da parte dello spettatore, che capisce subito che il protagonista è stato vittima di un gigantesco equivoco (e della fervida fantasia di una ragazzina sveglia e intraprendente), nè da parte della piccola e benpensante comunità locale, che lo bolla immediatamente come pedofilo e lo fa diventare il 'mostro' del villaggio, ripudiandolo e rendendogli la vita impossibile.
L'ultimo film del bravo Thomas Vinterberg è la cronaca di una vergognosa caccia alle streghe che diventa subito caccia all'uomo (questo il significato del titolo originale, 'Jagten' - 'The Hunt' nella versione anglofona) e che coinvolge un comune cittadino la cui unica colpa è quella di avere un carattere pacifico e comprensivo, tale da non riuscire a credere fino all'ultimo a quello che gli sta succedendo e sottovalutandone le conseguenze. Lukas è innocente (il film ce lo dice fin dall'inizio, non 'spoileriamo' nulla) ed è vittima di una società perbenista e ipocrita che si fa vincere dalla paura e dall'ansia, cercando un colpevole ad ogni costo pur di preservare l'apparente equilibrio che regna tra le casette pulite e ordinate del paesello.
Seppur angosciante e crudo, Il sospetto è un film straordinario per emotività e presa sullo spettatore. La morale è chiara: in questo mondo (specificatamente quello occidentale, ricco e opulento come la democraticissima Danimarca) dove dominano l'apparenza e l'ipocrisia, ogni regola di civile convivenza può essere sovvertita dalla paura e dalla viltà. E quello che è successo a Lukas può succedere a chiunque, perchè l'egoismo e la volontà di 'sbattere il mostro in prima pagina', la voglia di trovare un colpevole a ogni costo pur di mettere a tacere scomode verità, fanno tristemente parte della società moderna.
Girato in maniera 'classica', senza camera a spalla e immagini mosse (il 'Dogma' è ormai un lontano ricordo), il film di Vinterberg deve buona parte della sua riuscita alla grande interpretazione di un attore bravo e sottovalutato come Mads Mikkelsen (ve lo ricordate in Walhalla Rising?), giustamente premiato con la Palma d'Oro a Cannes: la scena in cui viene (finalmente) a patti con i suoi concittadini, 'sfidandoli' a guardarlo negli occhi in una drammatica notte di Natale, vale da sola il prezzo del biglietto.