Franz Krauspenhaar
Il subentrato
Leggere un racconto o un romanzo di Krauspenhaar dona ogni volta un’emozione nuova.
L’autore è uno dei pochi in Italia a saper cimentarsi in modo sicuro ed eccellente in vari generi, usando diverse forme di scrittura, dalla poesia al romanzo biografico, dalla finzione pura al racconto. L’uso poi che fa delle parole è spettacolare, da vero funambolo.
Il subentrato, uscito in ebook per Lite editions, è il primo di un dittico (il seguito è La bella moglie). Il genere è noir, un noir dall’ ambientazione italiana ma dalle atmosfere bogartiane alla Marlowe. In poche parole, un detective privato viene assunto per cercare una donna scomparsa. Eppure Krauspenhaar con una trama all’apparenza semplice sa costruire dei personaggi densi di vita, di ombre, di morbosità e slanci di onestà e passione. Personaggi le cui vite intreccia con maestria e donando al lettore la giusta suspence condita di curiosità.
Quasi come una colonna sonora la pioggia, che cade e si arresta per tutto il racconto, a tratti sembra lordare e a volte pulire le strade e gli animi dallo sporco di azioni e pensieri. Anche l’ossessione per il fumo è molto presente. Il detective Cravat, infatti, è un ex fumatore e ogni volta che è teso o vede altri con sigarette o sigari è preso da smanie. Questa specie di rimpianto si collega sapientemente con quello per un passato non soddisfacente, poco onesto ma che riusciva un po’ a rassicurarlo.
Notevoli certe metafore e alcuni brani, come quello in cui Tommei (il marito della donna scomparsa) ricorda il padre: immagini che ci riportano, con le dovute differenze, ad Amleto o Edipo.
Mary Zarbo
(Recensione pubblicata anche QUI)