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Il successo di un IT-evento

Da Andreachiarelli

Il successo di un IT-eventoSanremo è finito e sembra sia stato un successo. Niente paura, non ho alcuna intenzione di parlare dell’evento nazional-popolare. Il tradizionale festival mi ha solo dato lo spunto per una piccola riflessione: come si misura il successo di un evento? Non parlo soltanto di Sanremo, ma di eventi come possono essere i Mondiali di calcio, le Olimpiadi, un programma televisivo o anche una semplice sagra di quartiere, una festa di compleanno, una cena tra amici, ecc.

Di solito il metro utilizzato è la partecipazione e l’effetto duraturo nella nostra memoria: maggiore è il numero di persone di cui l’evento ha attirato l’attenzione maggiore è stato il suo successo. E più se ne continua a parlare anche dopo la conclusione dell’evento più prosegue l’onda del successo.
Nella maggior parte dei casi il successo di un evento è il risultato di una meticolosa opera di progettazione e pianificazione da parte di un team, anche se a volte la fortuna (o la sfortuna) può dare il suo contributo.
Ovviamente il successo di un evento è la massima soddisfazione dell’intero team che ha preparato e pianificato tutto nei minimi dettagli e tutto è andato come previsto e qualche volta forse anche oltre il previsto.

E’ curioso come in ambito IT il successo di certi “eventi” si misura in modo diametralmente opposto.
Parlo di quegli interventi come un upgrade hardware e/o software, una migrazione ad una nuova piattaforma e roba simile durante i quali di tempi di fermo macchina, e quindi gli eventuali disagi per gli utenti, devono essere ridotti al minimo, se possibile azzerati.
Vorrei chiamare questi eventi come IT-eventi, giusto per sintetizzarli in un nome.

Nell’affrontare un IT-evento si valuta la transizione da un punto di vista tecnico, si analizzano i rischi ed i possibili intoppi che si possono verificare, si studiano le eventuali contromisure, possibilmente più di una per ciascuna situazione, si fanno delle simulazioni, si pianificano tempi e modi dell’esecuzione e poi finalmente… si va in scena.
Come vuole il buon Murphy, l’imprevisto è sempre in agguato, quindi nulla è dato per scontato.

Tralasciamo il caso di un clamoroso fallimento dell’IT-evento, cioè la transizione non è andata a buon fine e gli utenti hanno sperimentato diversi disagi, cioè si sono accorti eccome dell’evento.
Nel caso in cui l’obiettivo finale dell’intervento è stato raggiunto, come facciamo a dare un valore al grado di successo ottenuto?
Al contrario di Sanremo, in questi casi il successo è inversamente proporzionale al numero di utenti che si sono accorti dell’IT evento.
Se molti utenti hanno sperimentato dei disagi si tratta di un successo a metà.
Se questi utenti sono una minima parte possiamo dire di avere ottenuto un discreto successo.
Se nessun utente se ne è accorto si tratta di un trionfo!

Il guaio è che, anche in caso di trionfo, nessuno verrà mai a chiederti un autografo…


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