Magazine Cultura
I lettori di Zazienews sanno che negli ultimi tempi ho avuto l'occasione di visitare il Sud America: Argentina, Brasile, Colombia. Viaggi rapidissimi, quasi più tempo in aereo che nei luoghi, ma ho poi continuato a leggere, a informarmi, e sono rimasta in contatto con alcune persone con le quali è nata una bella amicizia. Nel Brasile di Michele D'Ignazio mi sono immersa con curiosità. All'inizio siamo a Lancastre, un imprecisato paese che assomiglia a tanti comuni italiani, quei piccoli centri dove tutti si conoscono e molti aspirano ad un posto di lavoro, di quelli tranquilli, magari al Comune. Al Comune comanda il sindaco, un sindaco che ha molto a cuore la sua rielezione, di certo più importante del Bene Comune. Il protagonista del romanzo, un giovane dipendente comunale al servizio della campagna elettorale del sindaco, partirà per il Brasile alla caccia del voto di un vecchio parente emigrato. Al voto dei residenti all'estero si fa ricorso perché dai sondaggi è data una parità fra due schieramenti e per essere riconfermato il sindaco ha necessità di quel voto. E qui comincia l'avventura di Santo Emanuele, un'avventura che consente al giovane aiutante del sindaco di scoprire altri mondi, altri modi di vivere, altri colori e sapori. Da questa parte del mondo c'è tutto organizzato, il burocratese, il grigiore...forse l'unica possibilità è il sorriso di Mara, la giovane collega in Comune. Ma dove sta il parente emigrato? Santo Emanuele lo cerca... e il lettore lo segue, pagina dopo pagina, cercando di assaporare i frutti colorati della colazione del mattino. Un omaggio alla letteratura del Sud, alla lingua portoghese. Muito obrigada.
Grazia Gotti