Dopo quella dedicata ai thriller, oggi va in onda la seconda puntata del punto della situazione sulle serie tv viste negli ultimi mesi qui su Pensieri Cannibali.
Tema: i telefilm fantasy, mystery, sci-fi, o vagamente fantasy/mystery/sci-fi.
Sense8
Amoreodio. Mai come in questo caso questa non-parola può tornare utile. Ho odiato parecchio Sense8, soprattutto all'inizio, quando avevo l'impressione di trovarmi di fronte a un nuovo Cloud Atlas, ma poi ho finito non per amarla, però se non altro per volerle un pochino di bene. Ho sempre pensato che i Wachowski, dopo il primo mitico Matrix, il film più imitato degli ultimi 20 anni, si fossero bevuti il cervello. Quest'impressione non se n'è ancora andata via del tutto. Eppure, se a cervello non sono messi tanto bene, non si può fare a meno di notare come non manchi loro il cuore. Il cuore e un sacco di fegato. Ce ne va ad esempio parecchio per tirare fuori una trashata sci-fi senza vergogna come Jupiter - Il destino dell'universo, un film così palesemente brutto da non essermi manco dispiaciuto troppo. Ci va un sacco di coraggio anche per tirare fuori una serie come Sense8. Apparentemente un pasticcio di proporzioni clamorose. In realtà un pasticcio di proporzioni clamorose, ma con dentro parecchio sentimento. La serie ha infiniti difetti. Alcuni personaggi tra gli 8 sensate protagonisti (non fatemi spiegare cosa siano i sensate perché non ne sono capace) sono parecchio inutili e fastidiosi: dell'anonimo poliziotto avrei fatto volentieri a meno e anche del crucco non avrei sentito la mancanza. Alcuni poi non sono male, ma su di loro si abbatte qualche stereotipo culturale di troppo: gli asiatici ad esempio devono per forza essere dei campioni di arti marziali? E perché gli indiani a un certo punto si devono mettere a ballare come se fossero dentro The Millionaire? A questo punto meno male che non hanno inserito anche un italiano, altrimenti lo avrebbero reso un mafiosetto pizzaiolo che ascolta solo Pavarotti e Il Volo. Alcuni attori inoltre sono alquanto scarsini, su tutti Miguel Ángel Silvestre, il sosia di Raoul Bova che non a caso arriva dalla fiction spagnola Velvet. E si vede.

"M'hanno preso a botte solo perché ho fatto Velvet. Dico: ma ti sembra giusto?"
"Sì."
La serie regala poi un sacco di scene e momenti oltre ogni limite del trash. A me le vagine piacciono sempre, però vederne di insanguinate come capita qui, anche no, grazie. E che dire del cattivone di turno, Mr. Whispers, se non che è uno dei cattivoni più ridicoli di sempre? Nonostante tutti i suoi enormi limiti, armandosi di una notevole dose di pazienza, con molta calma l'intreccio nella seconda metà della stagione ha cominciato a prendermi. Merito soprattuto dei personaggi migliori, quelli che sembrano i più sentiti (oltre che sensate) dai Wachowski: il ragazzo africano (inspiegabilmente) fissato con Van Damme, la dj islandese interpretata dalla valida Tuppence Middleton e soprattutto la hacker transessuale Nomi Marks, nei cui panni troviamo l'attrice trans Jamie Clayton, vera e propria rivelazione della serie. È in questa specie di versione al femminile di Neo di Matrix che possiamo vedere riflesso sia il glorioso passato dei due registi che l'attuale percorso personale di Larry Wachowski, diventato da qualche anno Lana Wachowski.

Se l'intreccio non è sempre convincente, l'aspetto più interessante di questa particolare e non del tutto riuscita serie è da ricercarsi nei dialoghi, nelle frasi messe qua e là che riportano la personale visione del mondo dei Wachowski. Una visione non del tutto sensata, ma ricca di cuore. (voto 7-/10)
Continuerò a seguirla? Sì, sono davvero curioso di scoprire cosa tireranno fuori i Wachowski con la seconda stagione, da poco confermata.
The Whispers

The Returned

Vi ricordate Les Revenants, la bellissima serie francese che aveva conquistato il primo posto ai Cannibal Tv Awards 2013? Bene, se non l'avete ancora vista recuperatela, in attesa della sospirata seconda stagione che dovrebbe arrivare quest'autunno. Se tutto va bene. Dell'anonimo remake americano invece potete anche farne a meno, visto che ne rappresenta giusto una copia spenta, priva della personalità, delle atmosfere e delle musiche che hanno reso l'originale qualcosa di tanto magnifique. (voto 5/10)
Continuerò a seguirla? No. Il pilot mi è bastato e avanzato.
Humans

Tu vuò fa lo svedese-vedese-vedese, ma si nato in England. L'unica sorpresa di questa serie è che questa volta non sono gli americani a rubar... pardon a ispirarsi a un prodotto europeo, bensì i britannici. Il risultato però non è molto differente. Il remake made in Britain della svedese Real Humans è una copia robotica. Chi non ha visto l'originale potrà anche apprezzare, visto che la realizzazione non è malvagia, ma il consiglio è quello di andarsi a recuperare la serie svedese. Come al solito, la cover non suona come l'originale. (voto 5+/10)
Continuerò a seguirla? No. Attendo però fiducioso una terza stagione (ancora non confermata) della svedese Real Humans.
Proof

Proof ha deluso le mie aspettative. Considerato il delicato tema della vita dopo la morte e che il canale su cui va in onda negli Usa è TNT, il network di The Last Ship, Falling Skies e The Librarians, mi aspettavo una seriaccia terrificante, dai toni new-age involontariamente ridicoli. Dal pilot sembra invece un prodotto non eccezionale né tanto meno imperdibile, però se non altro non pessimo. Quindi diludendo. (voto 6-/10)
Continuerò a seguirla? Non penso, ma se ho del tempo da
Stitchers

ABC Family alle prese con una tematica futuristico-fantascientifica? Altra serie, come Proof, che aveva il potenziale per essere agghiacciante, invece è solo mediocre. Certo, la protagonista è parecchio irritante e gli effetti speciali sono abbastanza atroci, più che speciali. Se non altro però c'è una discreta dose di umorismo che evita di far sprofondare il tutto nel ridicolo e il risultato è meno inguardabile di quanto era lecito aspettarsi. Diludendo - parte seconda. (voto 5+/10)
Continuerò a seguirla? Non impossibile, ma piuttosto difficile.
Between

Una cittadina resta isolata e viene messa in quarantena dal resto del mondo. In pratica i suoi abitanti si trovano nella stessa situazione di quegli sfigati di Under the Dome, solo per colpa di un misterioso virus anziché di una cupolona caduta giù dal cielo. Dal pilot la serie si preannuncia però troppo seriosa e troppo poco trash, senza appigli per farsi vedere manco come sano guilty pleasure estivo. Insomma: sa di già visto e pare del tutto inutile. Che noia, che barba. (voto 4,5/10)
Continuerò a seguirla? Naaah!
The Messengers

The CW tira fuori una serie fantasy con angeli ed echi religiosi che pare una pessima copia di The Leftovers? E' una cosa troppo brutta per essere vera e infatti per fortuna è stata cancellata dopo pochi episodi. L'unico messaggio che posso portarvi riguardo a questa robaccia è quello di girarle alla larga. (voto 4/10)
Continuerò a seguirla? No, però tanto grazie a Dio non proseguirà.
Olympus

Le premesse erano quelle di una versione kitsch garantita da SyFy, il canale di Sharknado, di Game of Thrones, solo ambientato nel mondo degli dei dell'Olimpo. Il risultato poteva essere un goduriosissimo e trashissimo guilty pleasure, oppure una merda totale. Indovinate quale delle due ha finito per rivelarsi? (voto 0/10)
Continuerò a seguirla? Sono scemo, ma non fino a questo punto.
