Il 13 settembre 1982 la principessa aveva sistemato diversi bagagli nel cofano della sua Rover 3500S ed un abito sui sedili posteriori, affinché non si sciupasse; era l'abito che avrebbe indossato quella sera, ad un ricevimento organizzato a Palazzo Grimaldi. Dato che la macchina era occupata decise di guidare lei, portando con se solo la piccola Stefania. Aveva lasciato villa Roc Agel, residenza estiva, ed era diretta a Palazzo; aveva fatto qualche chilometro, quando in corrispondenza del tornante detto Coude du diable, perse il controllo della vettura e precipitò in uno strapiombo di 50 metri. Dopodichè la morte. Solo la bambina si salvò, riportando gravi ferite. La principessa Grace aveva avuto un’emorragia celebrale, aveva detto l’autopsia. Proprio poco tempo prima di morire, aveva cominciato a lavorare per un nuovo film, il primo dopo ventisei anni di assenza dalle scene. A distanza di trentadue anni dalla sua morte, Grace Kelly riappare sui riflettori cinematografici, interpretata da una meravigliosa Nicole Kidman, in un film diretto da Olivier Dahan. Sullo schermo non tutta la sua vita, ma solo il periodo successivo al matrimonio, quello della crisi che la vide costretta a dover scegliere tra il cinema e il nuovo regno. Perseguire la propria carriera, quella che gli aveva procurato così tanto successo, o dedicarsi ai valori importanti della famiglia e all'amore coniugale. La donna patì parecchio la nostalgia da set e l’ ansia da prigionia in quel principato così lontano dall'America. Da figura passionale e autonoma quale era stata, nel nuovo palazzo si era trovata a dar conto a grandi cariche e istitutori. Doveva esibire una certa andatura, vestirsi con una certa eleganza, mostrare creanza e clemenza. Come poteva essere facile per lei che era un’americana, ex diva di Hollywood, famosa per la sua sensualità, assetata di vita e poco malleabile alle forme? Le forme, avrebbero creato una bara per il suo spirito. Eppure la principessa Kelly riuscì a trovare il giusto compromesso tra vita e forma. Si era sforzata parecchio, ma in compenso guadagnò più gloria che mai. Riuscì a diventare una degna sovrana amata dai suoi sudditi, una mamma affettuosa ed esemplare per i suoi figli, una donna di classe e caritatevole per tutto il mondo. E non vale nemmeno far cenno alle lunghe liste di amanti e compagni di letto, attribuitigli dalle male voci. Certo aveva avuto numerosi flirt sul set, ma poi con il matrimonio aveva rinunciato a tutto e quale altro sentimento può spiegare il suo gesto se non un amore puro e vero? Grace Kelly superò con intraprendenza le infelicità di donna matura, conservando senso dell’umorismo, fascino e bellezza, ma soprattutto confermandosi la Lady di ferro che era sempre stata. Era sempre quella che il maestro del brivido aveva definito un “ghiaccio bollente”, dando avvio ad un nuovo prototipo di donna distaccata all’apparenza, ma seducente e tutta da scoprire. Era splendida Grace. Aveva un carnato perlaceo, una chioma bionda morbida e raccolta, occhi chiari e una silhouette filiforme. Contrariamente alla malvagità seducente interpretata nei film di Hitchcock, nella vita reale Grace mostrò buon cuore, attraverso molte opere di beneficenza e gesti clementi. Grace Kelly, diva di Hollywood e nuova principessa di Monaco, riuscì ad interpretare il ruolo più impegnativo che la vita le avrebbe potuto offrire: quello di mamma, moglie e principessa. Naturalmente i reali di casa Monaco non hanno tanto gradito la trama del film, giudicandolo lontano dalla verità per l’immagine che se ne da del defunto principe Ranieri e per la falsità di alcuni fatti storici. A parte che per l'eccezionale interpretazione della bella Nicole, lo guardiamo perché rappresenta la classica storia d’amore strappa lacrime, messa in salvo da una donna determinata e passionale. Ma la scena che vogliamo ricordarci di Grace, non appartiene alle pellicole dei film che ha interpretato, né a quelle che dedicheranno alla sua vita. La scena di Grace che vogliamo mantenere impressa nella nostra memoria, è quella del suo matrimonio, quando, splendida come non mai, nel suo abito in taffetà e pizzo Valenciennes, attraversò il corridoio centrale della cattedrale di Monaco e giunse all’altare, per giurare amore eterno al suo principe azzurro. E questo perché è così che finisce una favola. E la sua lo è stata davvero. Vi lascio con la scena finale del film di Olivier Dahan. Buona visione!
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Il 13 settembre 1982 la principessa aveva sistemato diversi bagagli nel cofano della sua Rover 3500S ed un abito sui sedili posteriori, affinché non si sciupasse; era l'abito che avrebbe indossato quella sera, ad un ricevimento organizzato a Palazzo Grimaldi. Dato che la macchina era occupata decise di guidare lei, portando con se solo la piccola Stefania. Aveva lasciato villa Roc Agel, residenza estiva, ed era diretta a Palazzo; aveva fatto qualche chilometro, quando in corrispondenza del tornante detto Coude du diable, perse il controllo della vettura e precipitò in uno strapiombo di 50 metri. Dopodichè la morte. Solo la bambina si salvò, riportando gravi ferite. La principessa Grace aveva avuto un’emorragia celebrale, aveva detto l’autopsia. Proprio poco tempo prima di morire, aveva cominciato a lavorare per un nuovo film, il primo dopo ventisei anni di assenza dalle scene. A distanza di trentadue anni dalla sua morte, Grace Kelly riappare sui riflettori cinematografici, interpretata da una meravigliosa Nicole Kidman, in un film diretto da Olivier Dahan. Sullo schermo non tutta la sua vita, ma solo il periodo successivo al matrimonio, quello della crisi che la vide costretta a dover scegliere tra il cinema e il nuovo regno. Perseguire la propria carriera, quella che gli aveva procurato così tanto successo, o dedicarsi ai valori importanti della famiglia e all'amore coniugale. La donna patì parecchio la nostalgia da set e l’ ansia da prigionia in quel principato così lontano dall'America. Da figura passionale e autonoma quale era stata, nel nuovo palazzo si era trovata a dar conto a grandi cariche e istitutori. Doveva esibire una certa andatura, vestirsi con una certa eleganza, mostrare creanza e clemenza. Come poteva essere facile per lei che era un’americana, ex diva di Hollywood, famosa per la sua sensualità, assetata di vita e poco malleabile alle forme? Le forme, avrebbero creato una bara per il suo spirito. Eppure la principessa Kelly riuscì a trovare il giusto compromesso tra vita e forma. Si era sforzata parecchio, ma in compenso guadagnò più gloria che mai. Riuscì a diventare una degna sovrana amata dai suoi sudditi, una mamma affettuosa ed esemplare per i suoi figli, una donna di classe e caritatevole per tutto il mondo. E non vale nemmeno far cenno alle lunghe liste di amanti e compagni di letto, attribuitigli dalle male voci. Certo aveva avuto numerosi flirt sul set, ma poi con il matrimonio aveva rinunciato a tutto e quale altro sentimento può spiegare il suo gesto se non un amore puro e vero? Grace Kelly superò con intraprendenza le infelicità di donna matura, conservando senso dell’umorismo, fascino e bellezza, ma soprattutto confermandosi la Lady di ferro che era sempre stata. Era sempre quella che il maestro del brivido aveva definito un “ghiaccio bollente”, dando avvio ad un nuovo prototipo di donna distaccata all’apparenza, ma seducente e tutta da scoprire. Era splendida Grace. Aveva un carnato perlaceo, una chioma bionda morbida e raccolta, occhi chiari e una silhouette filiforme. Contrariamente alla malvagità seducente interpretata nei film di Hitchcock, nella vita reale Grace mostrò buon cuore, attraverso molte opere di beneficenza e gesti clementi. Grace Kelly, diva di Hollywood e nuova principessa di Monaco, riuscì ad interpretare il ruolo più impegnativo che la vita le avrebbe potuto offrire: quello di mamma, moglie e principessa. Naturalmente i reali di casa Monaco non hanno tanto gradito la trama del film, giudicandolo lontano dalla verità per l’immagine che se ne da del defunto principe Ranieri e per la falsità di alcuni fatti storici. A parte che per l'eccezionale interpretazione della bella Nicole, lo guardiamo perché rappresenta la classica storia d’amore strappa lacrime, messa in salvo da una donna determinata e passionale. Ma la scena che vogliamo ricordarci di Grace, non appartiene alle pellicole dei film che ha interpretato, né a quelle che dedicheranno alla sua vita. La scena di Grace che vogliamo mantenere impressa nella nostra memoria, è quella del suo matrimonio, quando, splendida come non mai, nel suo abito in taffetà e pizzo Valenciennes, attraversò il corridoio centrale della cattedrale di Monaco e giunse all’altare, per giurare amore eterno al suo principe azzurro. E questo perché è così che finisce una favola. E la sua lo è stata davvero. Vi lascio con la scena finale del film di Olivier Dahan. Buona visione!
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