La ricetta della crêpe è apparsa per la prima volta nel IX secolo ed ha subito invaso tutte le tavole fino ai giorni nostri, che è diventata uno dei piatti preferiti da giovani e adulti. La leggenda racconta che fu papa Gelasio ad ordinarne la preparazione per nutrire un gran numero di pellegrini Francesi venuti a Roma per festeggiare la Chandeleur. Da questo evento, la crêpe fu adottata in Francia alla festa della Chandeleur ed eletta simbolo dell’amicizia e dell’alleanza.
Oggi la tradizione vuole che si esprima un desiderio quando si gira la crepe in padella, ma il segreto per una perfetta preparazione è un altro e consiste nel creare una pasta omogenea e senza grumi e versarla in una padella bollente fino a coprirne tutta la superficie di maniera uniforme. Voilà! la crêpe è pronta per essere farcita secondo i propri gusti! L’Italia le ha assegnato un proprio nome, “crespella” e l'ha rivisitata presentando numerose varianti: croccante col Pecorino d’Abruzzo e brodo di pollo o con ricotta e spinaci, o ancora a forma di fagottino. Qualcuno persino ha rivendicato un'origine italiana, attribuendola a Caterina de Medici, sposa di Re Enrico di Francia II. Da Bolzano a Siracusa tutti i ristoranti propongono sui loro menu delle crêpes salate agli champignons, al prosciutto, al formaggio, alle melanzane, sfumate al vino bianco, con della salsa bianca o con il sugo. Ma le crêpes preferite soprattutto dai giovani sono quelle dolci tanto che aumenta sempre più il numero di chioschi e crêperie che preparano al momento deliziosissime crêpes al cioccolato, alla crema o ai frutti rossi. I più golosi possono farcire il piatto con scagliette di cocco, noci, miele, zucchero a velo. Ce n’è per tutti i gusti e... per tutte le fruste! Ogni persona può cimentarsi con la preparazione di questo piatto, bastano soli 10 minuti.Chi lo sa se fra qualche anno la cucina italiana sostituirà i maccaroni al sugo con le crêpes salate e il tipico babbà napoletano con le crêpes dolci! Appuntamento al prossimo lunedì. Marilea!