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Il talento secondo Gaia.

Creato il 28 dicembre 2011 da Nkw1978 @NKW1978

Sono appena tornato dal lavoro, per fare una sorpresa a Gaia salgo le scale al buoi. Sbircio dalla porta e lei è seduta sul tappeto col mio iPad che legge qualcosa. N: “Ciao nanetta, tutto bene?” Appena sente al mia voce si gira. G: “Ciao, tutto benone, che bello che sei a casa”. N: “Cosa fai di bello?” G: “Una ricerca su internet, cercavo il significato di talento”. N: “Ohilà, cosa hai scoperto?” G: “Ho ritrovato le stesse cose che erano sui tuoi appunti su una conferenza che hai visto a Maggio. Cioè il talento è un'antica unità di misura, e lo sapevo; esiste la parabola dei Talenti,che non conosco; è un mezzo della Fiat, lo sapevo, l'ho visto una volta mentre ero sul seggiolino in auto; è un meccanismo di gioco di D&D e non non so cosa sia D&D, credo appartenga alla tua generazione; è un quartiere di Roma, bisogna che ci andiamo; e una categoria di spumante Italiano. Scoperto questo ho anche visto che il talento è l'inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività.” N: “Credo che tu fossi interessata a questo. Mi sembra equilibrata e corretta, non trovi?” G: “Mi pare manchi qualcosa. Sai che l'altro giorno ho visto uno speciale su un tipo che faceva piroette aggrappato a delle maniglione, tutto rosso di capelli” N: “Ah, Juri Chechi, un grandissimo ginnasta, era il Signore degli Anelli” G: “Bene, dicevo. Hanno intervistato un suo allenatore che ha detto che il talento è un dono ma essere campioni non è scontato”. N: “Molto bella, giusto”. G: “Bene, partendo da questo ho pensato che manca un pezzo alla definizione di talento. Io direi che il talento è l'inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività provando piacere nel farla”. N: “Ci può stare, in effetti”. G: “Io non trovo giusto dividere il talento dal piacere di esercitarlo. Cioè, se io fossi portata per suonare il pianoforte, mettiamo il caso, però non mi piacesse, dovrei chiamarlo talento?” Il talento secondo Gaia.
N: “Penso di sì” G: “Non è che mi faccia piacere, secondo me il talento è tale solo se chi lo esercita prova piacere nel farlo, altrimenti è solo una predisposizione fisia o mentale. Il talento secondo me deve essere riempito dell'emozione dell'utilizzarlo, del fatto che chi ha talento si diverte nell'utilizzarlo. Il talento è quello di Ronaldo, quello vero, quello che io non ho mai visto giocare, che diceva che il calcio era gioia, non è quello di Ibraimovic che dice di non poterne più del calcio. Uno ha talento, l'altro ha una predisposizione. Poi, per tornare all'allenatore del ginnasta, Ibraimovic ha una gran determinazione ed è un campione, pur non avendo il talento di Ronaldo, al quale tutto riusciva più facile perchè si divertiva. Non so se mi sono spiegata.” N: “Certo, quindi il talento si associa al piacere di farlo, poi se uno ha talento ma non lo coltiva non è detto sia un campione.” G: “Bravo, hai capito. Però adesso ho bisogno di andare a nanna, sono stanca morta, ma a che ora sei tornato stasera? Dai mettimi il pigiama e riempimi di baci così faccio dei bei sogni”. N: “Vieni che andiamo”.

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