La raccolta del tartufo nero.
Toscanella fiuta attentamente: con il naso puntato a terra procede verso la meta.
Si allontana, ritorna, poi inizia a muovere rapida le zampette anteriori. Rompe la zolla, la solleva, prosegue scavando.
Tutto in pochi istanti che quasi non distingui la sequenza.
L'ha trovato, lo afferra con la bocca, te lo porge e aspetta fiduciosa un boccone di compenso, dopo averti consegnato il tartufo più profumato e gustoso del giorno. Poi riabbassa il muso pronta a farti contento di nuovo, paga di quel girovagare insieme per i boschi, tra quercette, faggi e arbusti di ginepro turchino. Tu a condurla nei posti conosciuti, a intravedere i rigonfiamenti nel terreno gravido di quello che cerchi, lei intenta a mettere alla prova lo straordinario olfatto.
L'aria fresca della prima mattina accende l'entusiasmo, ti fa scordare che qualcun altro, magari ieri, ti ha preceduto di nascosto, rubandoti frutti non suoi. Toscanella guarda quelle buche scoperte ormai vuote, ma cerca nuovi indizi per incidere la terra, rimediando al furto e scovando ancora un soddisfacente bottino.
Ora fiuta una tana di topo, poi smuove la coda tra i fiori gialli dell'arnica e ti osserva mentre provi a indicargli la terra con il vanghetto, invitandola a cercare ancora.
Non riempiresti la borsa se non ci fosse lei in questa mattina d'estate. Se non ci fosse la sua abilità, un po' spontanea e un po' frutto dell'addestramento, se non ci fosse la sua congenita generosità.
Intorno l'immensità delle montagne, le cime che si rincorrono all'orizzonte sfumando i colori dal verde al bluastro, al grigio chiarissimo. In mezzo nel punto focale tu e il tuo cane, uniti da un reciproco patto, da centinaia di passi percorsi insieme, da astuzie condivise e imparate pian piano.
La prospettiva si ribalta per un attimo, dal generale al particolare, dal particolare alla vastità. Dall'indistinto alla grandezza dell'alleanza. Tra te, ancora ragazzo, e quel piccolo cane.
Poi tutto ritorna consuetudine, si sale in auto, tu davanti, lui dietro nel portabagagli. Durante il viaggio gli pargli, commenti felice la giornata andata bene e programmi la prossima uscita.
Un bel cesto di tartufo nero estivo, tuber aestivum Vitt, volgarmente chiamato scorzone