E se volete li trasformiamo in altrettanti simpatici vasi porta pettini e spazzole da bagno, porta spazzolino e dentifricio, porta pennelli per maquillage. Nell’armadietto delle medicine? Per termometri, cerotti, bende, garze, tappi per le orecchie, mascherine per l’aereo….Invece per la cucina li utilizzo per dividere i mestoli grandi dai piccoli, i forchettoni, le coltelline da salume, il mattarello fa bella mostra in un grande contenitore maxi che serviva per le marmellate. In camera, invece li uso in modo leggermente più elegante: faccio strati di fazzoletti da naso in cotone o pizzo, anche rotti o strappati, tanto quando sono piegati non si vedono, li alterno a collane di bigiotteria, poi aggiungo conchiglie, altri pizzi e per ultimi, in alto gli anelli! Prima occorre mettere in ammollo vasi e bottiglie, per togliere colla ed etichette, poi asciugarli bene e lasciarli almeno un giorno fuori all’aria. La cosa migliore sarebbe pitturarli subito, a seconda di ciò che vogliamo contengano. L’ azzurro ed anche il verde acqua marina sfumato di grigio e di giallo tenue,. Sono perfetti per i bagni e per lo studio di lavoro. Li lascio invece trasparenti e naturali se conterranno fiori e rami di frutta, li impreziosisco con pizzi e stoffe se dentro metto colori, fotografie, lettere arrotolate e quei piccoli ricordi che non desidero avere sempre sotto agli occhi! In campagna ora ci sono fiori bellissimi sulle tonalità dei gialli e dei viola, qualche residuo di margherita, molti rami di frutta chi iniziano a germogliare: ne metto uno per ogni bottiglia con un poco di verde e li spargo in quegli angolini della casa poco vivaci e un poco spogli! Nel caso dell’apparecchiatura della tavola amichevole ed informale, accosto un vaso non troppo grosso di quelli da marmellata o da sughi pronti, vicino ad ogni commensale come fosse un segnaposto. Sopra con un pennarello indelebile, scrivo a caratteri speciali il nome dell’invitato! Se ho tempo e con l’aiuto prezioso e molto estroso di mia figlia, alla base della bottiglia mettiamo il tovagliolo. Rigorosamente di carta, piegato a plissè, che riprenda uno dei colori dei fiori e della tovaglia di carta cerata o di carta lavabile. Al posto dei bicchieri? Tutte le tazze da caffeelatte spaiate che sono rimaste, con manici o senza e le cosiddette scodelle! Il porta pane? Sarà un vecchio cestello della lavatrice abbellito dai tovaglioli e la caraffa dell’acqua? Le bottiglie per l’olio d’oliva con attaccata una strisciolina di cotone bianco grezzo,( quello delle lenzuola e salviette di un tempo per intenderci) e scritto “F” o “N” cioè, frizzante o naturale! Alice li ha dipinti con pennello e vernice per stoffe! Due piccole e rotonde scatole di vetro che contenevano il tonno sono state lavate in lavastoviglie, messe in ammollo una notte con aceto bianco e bicarbonato, poi bene asciugate, dipinte fuori con la scritta “fra sale” e “fra pepe” e sono diventate la saliera spiritosa! Le posate: di plastica e colorate! Il cibo? Non riciclato ma semplice e naturale, come gli invitati: veri e simpatici. Vedremo prossimamente qual’è un menù adatto a questo tavolo del riciclo!
(le foto sono state prese dalla rete al solo scopo dimostrativo, perchè sono in attesa di ricevere a casa il carica batteria per la mia macchina fotografica. Posterò le mie creazioni appena possibile!)