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Il Teatro Valle Occupato risponde all’appello di Gianni Alemanno

Creato il 04 ottobre 2011 da Rita Charbonnier @ritacharbonnier
Ricevo dall’ufficio stampa del Teatro Valle Occupato e volentieri pubblico. Dell’occupazione del Teatro Valle di Roma avevo parlato qui e brevemente qui.
Il Teatro Valle Occupato risponde all’appello di Gianni AlemannoSiamo felici delle dichiarazioni del Sindaco Gianni Alemanno che, dopo quasi quattro mesi di occupazione e di straordinaria partecipazione della comunità artistica e della cittadinanza, costituiscono un ulteriore riconoscimento del percorso di lotta intrapreso al Valle Occupato.
Proprio il coinvolgimento, atto di lotta e di coscienza collettiva, ha rivelato la natura di Bene Comune del Teatro Valle e ha portato all’ipotesi di far nascere qui un centro dedicato alla elaborazione drammaturgica e alla narrazione del presente.
"Bene comune" non è un’espressione retorica ma una figura giuridica prevista dalla nostra Costituzione, che consente l’autogestione, a opera di utenti e lavoratori, di un bene di cui viene riconosciuto il valore all’interno della collettività.
Presenteremo a breve lo statuto della futura Fondazione Teatro Valle Bene Comune, primo passo di un processo partecipativo e condiviso per arrivare alla sua costituzione.
Come già affermato in passato, quello che ci spinge a lasciare fuori dalla porta le istituzioni è il desiderio di creare uno spazio di partecipazione diretta per i cittadini e la comunità degli artisti. Ci siamo dati la possibilità di immaginare nuovi modi di vivere.
Il Valle Occupato è diventato il simbolo di una lotta che va ben oltre le pareti del teatro. Lo stato di emergenza in cui si trova il settore culturale nel nostro paese è frutto dell’assenza di progettualità e dei tagli violenti che hanno colpito in questi ultimi anni teatri, musei, cinema, istituzioni culturali, ricerca e istruzione, portando alla progressiva dismissione del sistema pubblico.
Al Valle vogliamo denunciare un bisogno di cambiamento radicale e rilanciare proposte e idee che nascano da una lotta partecipata e dall’affermazione del bene comune come modello socio-economico innovativo. Ci siamo posti l’obiettivo ambizioso di affrontare la crisi finanziaria e culturale della nostra società attraverso la riappropriazione dei tempi necessari per una riflessione seria e un confronto reale.
Il nostro è un percorso che non lascia spazio a scorciatoie. Ci riprendiamo il nostro presente per costruire il nostro futuro.

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COMMENTI (1)

Da pino boresta
Inviato il 26 gennaio a 10:57
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C’è troppo silenzio nei MUSEI

Sciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!Al Museo non si urla ma Nel museo forse si…. e poi qui siamo al Teatro pertanto: AHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Il silenzio degli artisti nuoce gravemente all’arte contemporanea e uccide anche te digli di smettere.

Il silenzio è mafioso.

Il silenzio è spesso sopravvalutato.

VELODICO: “Scoprire è importante ma capire è ancora più importante”

VELODICO: Intendo con il mio intervento creare uno spazio di riflessione che metta in discussione la natura dell’arte e dell’artista tentando di aggiungere se fosse possibile ancora più disorientamento.

Ma Sciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Non fatelo sapere in giro qualcuno potrebbe aver paura. Paura di quello che non si conosce. Paura di quello che non si capisce. Paura di chi è diverso. Ma chi ha paura muore tutti i giorni mentre chi non ha paura muore una volta sola.

PERTANTO!

Io sono PIǓ sereno, perché non devo PIǓ dimostrare niente, non devo PIǓ raggiungere nessun obbiettivo, non mi aspetto PIǓ niente da nessuno, non voglio PIǓ ascoltare chi è contro di me, ma devo solo continuare di PIǓ a fare quello che so fare perché so di farlo bene, PIǓ di molti altri, tutto il resto non conta PIǓ e non mi interessa PIǓ, ho imparato ancora di PIǓ a godere di tutto quello che faccio senza piangere PIǓ, senza rimpiangere PIǓ tutto ciò che non arriverà PIǓ, se qualcosa in PIǓ arriverà quando arriverà bene, se non arriva non importa PIǓ, voglio vivere con PIǓ gioia quello che faccio ogni giorno di PIǓ, e tutto il resto non conta PIǓ, e non ho PIǓ nulla da dire.

MA TUTTO QUESTO NON È VERO

PER QUESTO

Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutte le stelle del mondo e questa pioggia di mostre Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutto l’amore del mondo e questa pioggia di esposizioni…. quando mi guardate così. Quanti sogni diventano grandi…. elevarsi e cadere è tutto uguale, tutto il resto è rumore, disordine. Qual è il peso della tua libertà? io conosco il mio. Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutto l’amore del mondo e questa pioggia di rassegne. Per esempio adesso odio tutti gli artisti odio tutte le stelle del mondo e questa pioggia di vetrine… quando mi guardi così, quando mi guardi così.

MA ANCHE QUESTO NON È VERO

Aria nuova: Gramsci “Posso dire che se è vero che un vecchio ordine sta morendo è altrettanto vero che un nuovo ordine non è ancora nato, questo è il momento in cui possono apparire dei mostri.”

SciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiSottovoceSottovoceSottovoce

Cari ragazzi mi dispiace deludervi ma non è vero che chi l’ha dura la vince, non è vero che se hai tenacia e costanza prima o poi avrai successo, se sei fortunato forse con queste caratteristiche potrai raggiungere qualche tappa intermedia, ma quello che è indispensabile più di ogni altra cosa per riuscire nei propri intenti è un eccezionale proposta artistica. Per riuscire, il valore della propria opera deve essere alto, molto alto, ma sappiate che avvolte anche essendo altissimo potreste non riuscire nei vostri propositi in quello che vi siete prefissati e solo se riuscirete a mettere in conto anche questo nei vostri piani allora potrete affrontare con più serenità il vostro percorso senza dare credito a tutti quei coglioni che vi dicono che bisogna solo essere caparbi e ostinati ed il resto verrà da se.

Un coglione…. io: I veri artisti sono coloro che si ostinano a fare delle cose anche quando nessuno le capisce, quando nessuno ne comprende il valore…. e se a decidere la carriera di un artista continuerà ad essere la politica interna all’arte secondo criteri di appartenenza e conoscenza piuttosto che la capacità e meriti acquisiti sul campo, presto nessuno avrà più voglia di impegnarsi per dare il meglio di sé al reale dibattito artistico, e le cose andranno sempre peggio.

E se avesse ragione Fiume? (il fiume in piena) che ha detto: “Io credo che si deve prendere in particolare considerazione chi viene denigrato, diffamato e ostacolato perché è assai probabile che si tratti di un genio.”

È successo a Venezia È successo alla Biennale È successo durante la conferenza È successo mentre parlavano È successo in maniera rapida È successo che…………. Ma è successo, questo è importante.

Il successo postumo di Vincent Van Gogh non è quello di uno sfigato a cui ha detto culo, ma quello di uno sfigato ultraiellato.

La prima cosa che imparano tutti i nuovi avventori dell’arte e frequentatori dei vernissage è quello di non salutare mai per primi, anzi possibilmente non salutare proprio, ma aspettare sempre che siano gli altri a salutare per primi o quanto meno ad accennare un saluto. È come se fosse in atto una sorta di duello dove ognuno dei due pensa cosi di valutare la stronsaggine di chi ha fronte, in quanto si tende a pensare che quanto più uno sia stronzo tanto più sia un personaggio importante

In “Cosmogonia e cosmologia” Philip K. Dick sostiene che forse noi tutti siamo degli artefatti (probabilmente un po’ stronzi aggiungo io) visto che teniamo all’oscuro il nostro artefice, (Urgrund) che ci aveva creato prima che se ne dimenticasse, ai fini della comprensione di sé. Insomma in buona sostanza e come dire che non siamo nella merda ma siamo la merda.

Noblesse oblige Noblesse oblige Noblesse oblige Noblesse oblige Noblesse oblige insomma sta cosa significa: Espressione francese che significa "la nobiltà obbliga", e che significa che chi ha un determinato rango è costretto a mantenere un atteggiamento adeguato. Viene spesso usata in modo ironico.

Vecchioni Non si può dire ad una persona si te stesso perché spesso ciò non è possibile per molteplici motivi ma più giustamente bisognerebbe dire “Si correttamente simile a te stesso”

Cooper …. ma se da una parte manca il bersaglio fa centro dall’altra, perché anche le parole sono pietre, pietre di altro tipo, scagliate, indietro nel tempo fino al ricordo del dolore oppure in avanti, fino al momento della nostra lettura, e più lontano ancora, nel futuro delle letture a venire.

I’am a real artist

I don’t give up I don’t give up I don’t give up I don’t give up I don’t give up I don’t give up I don’t give up I don’t give up

I’am a real artist

I do not give up I do not give up I do not give up I do not give up I do not give up I do not give up I do not give up I do not give up

Ma ora i miei 10 minuti di notorietà sono finiti quindi vi ringrazio e vi saluto cosi!....

“Sono un eroe perché lotto tutte le ore” Caparezza

“E un'altra possibilità io la voglio, non posso farne a meno” La Cruz

“E l’ho pagata cara la mia presunzione ma io volevo solo essere il migliore” Venditti

“Cosa si prende cosa si da quando si muore davvero” Ruggeri

Ci sono cose che nessuno ti dirà Ci sono cose che nessuno ti darà Sei nato e morto qua nel paese delle mezze verità Fibra

“Quante volte io dovrò morire per sentirmi ancora vivo?” Masini

Si! “Sono solo canzonette” dice Eduardo Bennato, ma se avesse ragione Philip K. Dick che in “Valis” sostiene che il senso della rivelazione di molte verità potrebbe essere contenuto proprio tra queste? Io non voglio correre il rischio di perdere questa possibilità, e voi?

FINALE - THE END

Ninetto “A papà me sa che la vita è niente”

Totò “E certo! La morte è tanto…”

Accattone Scena finale “Ecco mo’ sto bene”

Pino Boresta

ArtBlitz compiuto l’11 dicembre 2011 alle ore 17:30 in occasione della Giornata del disorientamento dal titolo “da mezzogiorno a mezzanotte” tenutasi al Teatro Valle di Roma da A.R.I.A. al Valle Occupato.

Qui anche le foto: http://tuttomostre.blogspot.com/2011/12/i-dont-give-up.html

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