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Le modalità mediante cui si concepisce e si sviluppa una storia possono essere molteplici. La maggior parte delle persone che si cimentano nella scrittura lo fanno perché hanno un’idea. Questa è di per sé il fulcro della storia ma non tutte le idee possono dare origine a delle storie! O almeno, non basta dire: “ho un’idea” per avere anche una storia. Pensate alla classica notizia curiosa/incredibile che talvolta capita di ascoltare al telegiornale. Qualcosa del tipo: “un gruppo di adolescenti è stato sorpreso in una chiesa a rubare il calice dell’eucarestia; interrogati confessano: volevamo fare una messa nera”. Ascoltando questa notizia di cronaca potremmo pensare di avere una storia! Nulla di più sbagliato. Ciò che abbiamo, data un’idea, è soltanto una notizia. Una notizia possiede determinate caratteristiche: un luogo, un tempo, un’ambientazione, dei protagonisti, un’azione. Tuttavia mancano elementi fondamentali per poter trarre da questa una storia. Questi elementi stanno all’origine dell’affezione che, da lettori, abbiamo provato per un romanzo. Ma procediamo con ordine. Il primo passo che ci consente di muoverci da un’idea per arrivare ad una storia, consiste nel trovare quello che gli anglosassoni (notoriamente schematici e metodici) chiamano “concept” e che, in italiano, si può tradurre con “contenuto”, parola che però non rende l’idea del reale significato del termine. Un concept è un’idea con un certo significato, dotata cioè di uno schema, di una chiave di lettura Continua a leggere