Il tempo delle mamme

Da Pessimemamme
non sapevo davvero cosa scrivere per il post del Pessimo Ritorno. Finché non mi sono accorta che non solo non sapevo cosa scrivere, ma non sapevo neanche quando scriverlo. E ma come, non sei a casa nullafacente, non passi le ore in comunione di amorosi sensi con la gnappetta, guardandovi negli occhi circondate da una nuvola rosa, come nelle riviste mammesche? Dico, vogliamo parlarne un attimo? Del tempo delle mamme, intendo. Le giornate delle mamme sono di 30 ore, eppure non ci sta tutto lo stesso. Faccio mente locale ai consigli leggiucchiati qua e là per una neomamma. Il pupo va tenuto attaccato alla tetta tutto il tempo necessario, per tutto il temponecessario. Se sono 20 ore al giorno per due mesi, eh beh, hai voluto la bicicletta adesso pedali. Dormi. quando dorme il pupo devi dormire pure tu. Il primogenito reclama, c'è la cugina che suona il campanello, la casa va a fuoco? Eh ma tu devi riposare. E' tuo dovere. Il marito non va trascurato. vai a farti sta piega, debosciata, e giù di addominali che hai fatto il cesareo e non c'hai più la pancia, c'hai un marsupio. Evabbeh hai partorito tre giorni fa, non è un motivo per lasciarti andare. Eventuali fratellini maggiori vanno adeguatamente coccolati e confortati, per sradicare alla radice quell'insano sentimento che è la gelosia fra fratellini. Come? i fratellini sono gelosi da che mondo è mondo? Eh ma allora non c'erano le riviste mammesche. Pedala. Aricome? Al quinto giorno di ultimonato attaccato alla tetta venti ore al giorno il primogenito ha vibratamente espresso il suggerimento di rispedire il piccolo rompiballe almittente? Non ti sai organizzare, chiama sto NPI subito che è meglio. L'unica cosa di cui pare che tutti si disinteressino è la casa, che può diventare un porcile come meglio crede. Tutti? No, non tutti. Aspetta di vedere la faccia della prozia Agilulfa, venuta a portarti in dono l'indispensabile portaciuccio in argento, davanti ai topi di polvere sotto al divano. Possiamo dire la verità? O almeno, provo a dire la mia verità. La nascita di un figlio è... meravigliosa è dire poco. Ma il mondo non smette di girare, e nemmeno comincia a girare intorno al neonato. Non so voi, ma io in casa gli elfi domestici non li ho, e salvo per i primissimi (tre o quattro) giorni dopo il ritorno dall'ospedale ho avuto sì aiuti ma certo non la colf 24/7, certo non abbastanza da potermi disinteressare del resto del mondo a parte me e la gnappetta. Il marito lavorava ancora fino alle otto di sera. la primogenita andava ancora all'asilo, e ancora necessitava di vestiti e grembiuli puliti. tutti quanti dovevamo, ancora, mangiare, e possibilmente non quattrosaltiinpadella a tutti i pasti. Siamo giocoliere, ragazze, dovremmo esserne orgogliose. E stringerci la mano da sole per tutto quel che riusciamo a tenere in aria. E se arriva lo sciocco di turno a indicare col dito la luna della nostra imperfezione, tranciargli il dito col trinciapollo. Qual è la vostra verità?


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