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Il tempo di una sigaretta

Creato il 31 maggio 2012 da Emanuelesecco
Il tempo di una sigaretta
Pochi minuti.
Solo pochi minuti di scrittura.
So che in questo momento dovrei studiare, ma la tentazione è troppo forte.
Cinque minuti. Giusto il tempo di una sigaretta. Giusto il tempo di estraniarmi un po' dal libro di arte e vagare col pensiero.
Avevo voglia di prendermi un momento, di mollare tutto e farmi così un po' di cazzi miei. Purtroppo, però, il rimorso è sempre pronto ad azzannarmi il collo coi suoi denti appuntiti. Il suo alito fetido mi riempie le narici, provocandomi più di qualche conato di vomito accompagnati dalla solita stretta allo stomaco.
-Studia, studia!- mi dice. -Sei indietro rispetto ai tuoi programmi!-
Se è per quello mi sembra sempre di essere indietro con lo studio. Ma vaffanculo! La sigaretta non è ancora finita e la matita scorre bene sul foglio.
Frucio di graffite e profumo di carta immacolata. Una buona carta, questa. Adatta alla scrittura.
Solo qualche tiro poi basta. 'Fanculo, voglio godermi ogni momento di questa pausa.
Scrivere senza avere un motivo. Questa è vita.
Il pensiero è l'unica cosa libera che ci rimane. Non esistono catene né recinti. Ma forse quest'ultima parte è un po' troppo scontata.
Ultimo tiro.
Sigaretta finita.
E.

MOL1, pp. 117-119

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