Il temporary shop del fotovoltaico

Creato il 21 luglio 2012 da Lucia Navone @lucia_navone

In attesa di vedere le tendenze “solari” per il prossimo autunno inverno (o le prossime scelte industriali e relativa creazione di nuovi posti di lavoro o – meglio – ricollocazione degli attuali…) rimando i miei lettori ad un mio approfondimento su Chicago Blog, quotidiano online diretto da Oscar Giannino.

Con il varo del V conto energia arrivano puntuali le lamentele degli operatori del settore fotovoltaico che, ancora una volta, sono i perseguitati di turno. La cosa curiosa è che, prima di diventare delle vittime designate su cui il Governo ha deciso di puntare i propri fucili, sono stati comunque baciati dalla fortuna perché il sole in Italia non manca quasi mai.

Grazie all’abbondanza di raggi solari (e di incentivi generosi) l’Italia è riuscita a diventare il primo paese a livello europeo con la creazione, secondo il rapporto Cresme (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio), di 400mila posti di lavoro negli ultimi quattro anni.

Anni in cui i toni trionfalistici si sono sprecati e dove il segno più ha contraddistinto le campagne di posizionamento di molti operatori: più fatturato, più occupati, più energia pulita, più tutto insomma.

Oggi siamo passati al segno meno e tutti si lamentano a gran voce della “macelleria fotovoltaica” che il Governo ha scientemente decretato..

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