Abbiamo già parlato in passato del terribile mostro che infesta le natiche femminili: la cellulite!
E io voglio proporvi l’ennesima pubblicità sessista a riguardo trovata sulla rete:
Il corpo nudo, per il tipo di prodotto pubblicizzato, non credo sia fuori contesto infatti non mi voglio lamentare di ciò ma di come per l’ennesima volta si vada a strumentalizzare e mercificare un corpo femminile privandolo di un’identità. La donna rappresentata deve semplicemente essere appetibile sessualmente, avere un bel fisico privo di difetti e perciò essere un oggetto sul quale “lavorare” (manco fosse un vecchio edificio da restaurare ) utilizzando quelle orribili strisce di delimitazione.
C’è una cosa inoltre che non riesco a spiegarmi e che ricorre spesso in promozioni di questo tipo ovvero: perché nella pubblicità in questione i “lavori in corso” vengono effettuati su un corpo che per quanto possa essere “photoshoppato” è a dir poco perfetto e sicuramente ben lontano dalle forme di una gran parte di noi donne?
I messaggi di questa pubblicità, come tante che riguardano prodotti di cosmesi e che utilizzano lo stesso format, quali sono?
Perché bisogna andare a migliorare un corpo perfetto? Cosa manca a quel sedere da meritarsi quel terribile nastro di delimitazione? Quale tremendo pericolo incombe su quel corpo che costringe un fantomatico qualcuno a delimitare la zona? È davvero così tragico avere un po’ di cellulite sulle chiappe ed essere genuinamente belle senza rasentare la perfezione?
Oddio….sembra l’introduzione ad un film horror, ma ogni volta che vedo immagini del genere o vedo uno spot in televisione su questi argomenti mi aspetto sempre che un terribile mostro esca da qualche parte!
Credo comunque che tutto ciò sia un modo per far sentire sempre più insicure le acquirenti facendo credere loro di essere imperfette :“se quel sedere ha bisogno di “lavori in corso” io cosa devo fare? ” .
Promettono miracoli spronandoci a comprare tale prodotto cercando inoltre di inculcare il mito della perfezione che ormai sta diventando il nuovo “dio ”della nostra società, una società che ci vuole belle e sexy; un mito che una volta piantato nelle teste di molte (perché questa pubblicità è rivolta ad un pubblico femminile, in quanto questi problemi sono solo nostri!!!) porterà a ripetere l’acquisto e a vedere chissà quale altra malattia immaginaria che non renderà piacevole ,accettabile e appetibile il nostro corpo al giudizio altrui, facendoci quindi sentire inadatte per i canoni estetici che ormai vengono imposti.
Sia ben chiaro, io con queste parole non voglio criticare chi fa uso di tali prodotti bensì voglio denunciare il modo subdolo che i pubblicitari utilizzano per venderli, usando il corpo femminile come uno strumento di marketing , andando a creare falsi miti stereotipati e malattie immaginarie (mi riferisco alla pubblicità della Somatoline, già trattata da Faby qui).
Piccolo spunto di riflessione: Lo sapevate che Somatoline, noto “farmaco” anticellulite, anni fa si becco una sanzione di ben 490.000 euro per pubblicità ingannevole?
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