Il terrore nella Rete

I tentativi di recintare e censurare Internet non conoscono confini e non ammettono soste. Dopo l'isterica offensiva delle autorità USA contro Megavideo e Megaupload, dopo l'aggressione a Julian Assange, ecco che da noi la magistratura non si smentisce mai e chiude siti con presunte diffamazioni (quello dedicato alle vittime del Vajont, che avrebbe insultato gentarella del calibro di Paniz, figuratevi voi...) o che faciliterebbero la pirateria, come Scaricolibero.com.

Certamente gli interessi delle Major musicali e cinematografiche fanno il pari con l'arroganza dei potenti che temono Internet come temevano le ideologie negli anni '70. Quel che non possono controllare direttamente, per loro è veleno mortale.

Non passerà molto che i potenti di ogni latitudine cercheranno di chiudere, con varie scuse, la Rete e le immense possibilità di informazione e condivisione che offre. Un atto di guerra contro tutti noi. Una guerra, e un terrore, che già è in corso. Sapremo rispondere adeguatamente?