Compiacendosi di quello che potrebbe segnare un "cambiamento in ritardo della politica discutibile e controproducente degli assassini mirati" - gli attacchi con i droni contro le operazioni "boots in the ground" - invitano l'amministrazione a sottoporre il più presto possibile Liby alla giustizia penale americana, evitando "spiacevoli" interrogatori.
Il rischio, dicono gli editorialisti del LAT, è che certe operazioni richiamino la "extraordinary redintion" di George W. Bush, con i terroristi sequestrati e sottoposti a torture come il waterboarding - a dire il vero proibito da Obama. In questo momento Liby si troverebbe al di fuori della Libia, "regolarmente detenuto dai militari statunitensi", come si è affrettato a dire il Pentagono - secondo il New York Times sarebbe in una nave nel Mediterraneo.
Al LAT ricordano che Kerry ha detto che "l'obiettivo primario dell'amministrazione era quello di "tenere da conto coloro che conducono gli atti di terrorismo", rispettando i loro diritti, e chiudono:
If that's the case, the sooner he is transferred to the criminal justice system, the better.