Pagg. 255-256: «Monete medievali di diversa provenienza sono state ritrovate nel 1998, in seguito a scavi archeologici, nella commanderie di Payns, luogo d’origine del primo maestro. Insieme ai resti di un piccolo scrigno di metallo sotterrato non troppo lontano dalla cappella e dal convento, furono rinvenute settecentootto monete, battute nel XII e nel XIII secolo dalle zecche di signori feudali della Francia settentrionale: Herbert I di Le Mans (1015-1036), Guglielmo III de Ponthieu (1191-1221), Eleonora di Vermandois (1183-1212), Roberto di Dreux (1132-1188), Rinaldo di Dammartin (1191-1227); oppure dagli arcivescovi di Reims, tra il 1171 e il 1240; o ancora dai re di Francia, da Luigi VI il Grosso (1108-1137) a Luigi VII il Giovane (1137-1180), a Filippo Augusto (1180-1223).
Una grande quantità di denari d’argento, di ogni tipo e di varie epoche, che dimostra come nel Medioevo le monete avessero una lunga vita nel corso del tempo e una larga circolazione territoriale. Studiosi locali, rispondendo a coloro che già fantasticavano di un tesoro templare, hanno calcolato che la somma totale ritrovata corrispondeva a meno di tre lire dell’epoca, ossia l’equivalente di nove mesi di salario di un tagliatore di pietra, operaio mal pagato, oppure al denaro necessario all’acquisto di una decina di montoni».