Parte del tesoro di Artezian, due cavigliere in argento,
perline, monete, una bottiglia di vetro con due teste
I reperti in questione sono stati ritrovati all'interno di un'antica fortezza nella città di Artezian, in Crimea (attuale Ucraina). La fortezza era stata posta sotto assedio e le persone più abbienti avevano cercato scampo dalla fine che credevano prossima. Con loro avevano portato i beni di famiglia che seppellirono, poi, all'interno della cittadella fortificata.
L'antica città di Artezian copriva un'area di 1,3 ettari e comprendeva anche una necropoli. I mitridatidi cercarono in ogni modo di sottrarsi al dominio romano. Mitridate VIII, in particolare, cercò di preservare in ogni modo l'indipendenza della città e dello stato, mentre suo fratello minore, Cotys I, si dimostrò più favorevole ad un inserimento nello status di cliente dell'impero emergente di Roma. Quest'ultima, quando i due fratelli vennero allo scontro diretto, mandò un esercito per sostenere Cotys, esercito che incendiò gli insediamenti controllati da Mitridate, tra i quali la città di Artezian. L'assedio e la caduta della fortezza si ebbero nel 45 a.C.. Il tesoro nascosto e raccolto oggi dagli archeologi è composto anche da 55 monete coniate da Mitridate VIII.
Parte del tesoro di Artezian: una spilla d'argento con l'effige
di Afrodite con una coppia di divinità alate (Eroti)
L'influenza greca è visibile anche nei gioielli che fanno parte del tesoro appena ritrovato. Tra questi gioielli vi è una spilla in argento con incisa l'immagine di Afrodite, nonché anelli d'oro con gemme recanti le immagini di Nemesis e Tyche, entrambe divinità greche.
Nel livello della cittadella che bruciò per primo, sono state ritrovate diverse figure frammentarie in terracotta, raffiguranti Demetra, Kore, Cibele, Afrodite, Psiche, Eros, Hermes, Attis, fanti e guerrieri a cavallo, giovani donne seminude.