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Il testamento di Liebig

Da Pachamamae
Il chimico tedesco Justus von Liebig (1803-1873) più noto al grande  pubblico per l'estratto di carne, i dadi o le figurine che portano il suo nome, introdusse le sostanze chimiche di sintesi in agricoltura. Considerato il padre della concimazione chimica, dopo aver dedicato anni della sua vita per la sua affermazione , si ravvede e comprende l'errore nel quale era incorso. Ecco il suo testamento spirituale.
"Confesso volentieri che l'impiego dei concimi era fondato su delle supposizioni che non esistono nella realtà. Questi concimi dovdevano portare una rivoluzione completa in agrocoltura. Il concime di stalla doveva essere completamente escluso e tutte le materie minerali asportate dai raccolti, sostituite con dei comcimi chimici. Il concime doveva permettere di coltivare su di uno stesso campo, senza dioscontinuità e senza esaurimento, sempre la stessa pianta, il trifoglio, il grano, ecc., secondo la volontà e i bisogni dell'agricoltore. Avevo peccato contro la saggezza del Creatore e ho ricevutola dovuta punizione. Ho voluto portare un miglioramento alla sua opera e nella mia cecità ho creduto che nel meraviglioso concatenamento delle leggi che uniscono la vita alla superficie della terra, rinnovandola continuamente, un anello era stato diomenticato, che io povero verme impotente, dovevo fornire..... Dopo che ho imparato il motivo per cui i miei fertilizzanti non erano efficaci nel modo giusto, mi sono sentito come una persona che ha ricevuto una nuova vita. Finalmente tutti i processi di coltivazione si possono spiegare sulla base delle leggi naturali che li governano. Ora che il principio è noto e chiaro algi occhi di tutti, rimane solo lo stupore per non averlo scoperto molto tempo fa. Ma lo spirito umano è una cosa molto strana, e così quello che non si adatta perfettamente allo schema del pensiero comune, semplicemente non esiste".

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