“Sussiste dunque in concreto il pericolo di fuga e ciò anche, per un verso, in relazione all’entità della pena inflitta … e, per altro verso in considerazione dei rapporti intrattenuti in un lungo arco temporale (1974-1992) dal Dell’Utri con “cosa nostra” che, come è noto, tra le infinite attività illecite annovera pure quella di dare assistenza ai latitanti”