Di seguito il testo della lettera redatta dal Tg4 rivolta al leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo letta nell'edizione delle 18.55 di questa sera, mercoledì 5 giugno.
Caro Grillo, dunque abbiamo vinto. La ringraziamo per questo prestigioso premio - il microfono di legno - proprio quello con cui oggi stiamo registrando queste parole. La ringraziamo, ma alla fine - lo confessiamo - non sappiamo bene perchè. L'unico merito, ma evidentemente per lei è un demerito, è quello di aver fatto sempre il nostro lavoro. Di averlo fatto nonostante i ripetuti insulti ai giornalisti, che negli ultimi mesi sono andati sempre crescendo.
Alle nostre tv Lei ha sempre preferito quelle tedesche o quelle turche. Ne prendiamo atto. Ma nonostante questo, noi - come gli altri colleghi - abbiamo continuato a fare il nostro mestiere, anche quando lei ha tentato di impedircelo.
Mentre lei tentava di zittirci, noi abbiamo continuato a darle voce. Nel rispetto della completezza dell'informazione e soprattutto perché lo dobbiamo ai nostri telespettatori, che forse sono un po' di più degli utenti del suo blog.
Evidentemente i giornalisti non le piacciono. Lo ha dimostrato in molte occasioni. Ancora di meno le piacciamo noi, quelli di Mediaset. Lunedì in Sicilia è arrivato addirittura alle minacce.
Nonostante gli insulti e le minacce, noi andiamo avanti. All'acrimonia con cui lei agita le piazze - reali e virtuali - contro le nostre tv, noi rispondiamo con la passione del nostro mestiere. Quella stessa passione che ci spinge oggi a risponderle così: trasformiamo questo microfono di legno in un microfono vero. E ci conceda un'intervista - proprio a noi del Tg4. Stando davanti a una telecamera e a un microfono vero, farà sicuramente del bene a quella libertà di informazione che tanto le è cara. E, forse, cambierà anche idea sui giornalisti.