di Nicola Pucci
Se il prestigio di un torneo si misura dall’età anagrafica dell’evento e dal calibro del vincitore, Jurgen Melzer, beh, l’ATP World Tour 250 di Winston Salem non può certamente annoverarsi tra quelli di prima fascia. Anzi. Metteteci poi un montepremi non tra i più appetitosi per le grandi racchette del circuito e sommate pure il forfait a tabellone compilato delle teste di serie numero 1, Berdych, e 3, Isner campione delle due edizioni precedenti, ed avrete il quadro completo della vicenda che sto per raccontare.
Jurgen Melzer – da washingtonpost.com
Detto del nostro Andreas Seppi che non ha colto l’occasione di vestire i panni del primo favorito facendosi eliminare d’entrata dal qualificato Steve Johnson, è proprio il caso di onorare il vincitore. Jurgen Melzer, mancino austriaco classe 1981, numero 32 del ranking mondiale con un passato da top-ten – numero 8 nel 2011 – gioca davvero un bel tennis. Se aggiugete una buona dose di fortuna che gli ha tolto di mezzo De Bakker al terzo set del secondo turno e Monfils sul 6-3 2-1 dell’atto finale per uno stiramento addominale ecco che il cocktail può risultare trionfale. Il giovanotto austriaco ci ha pure messo molto del suo, ovvio, eliminando strada facendo avversari di indubbia qualità come Paire, Tursunov e Querrey. Ed in buona sostanza il quinto successo in carriera può dirsi meritato.
Gael Monfils, dicevo. Sembra aver di nuovo imboccato la giusta via, il moro di Francia, dopo due anni di stenti. Già semifinalista ad Auckland e Umago e finalista a Nizza a primavera, il francese recidiva sul duro americano vincendo in tre set le battaglie con Robredo e Verdasco per poi regalarsi pure lo scalpo di Dolgopolov nel match più divertente della settimana. In finale il fisico non l’asseconda ma può presentarsi con rinnovate ambizioni agli Open Usa che debuttano tra qualche ora.
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