Ma l’ex combattente nazista non è l’unico protagonista del racconto. La sua esistenza dannata, infatti, viene tratteggiata dagli occhi di una figlia, una giovane donna incapace di accettare e perdonare i crimini paterni, una figlia divisa tra il senso di repulsione e il dovere di accudire il vecchio padre. Una figura femminile forte e tenace, incapace di accettare quelle tristi pagine della storia e i crimini commessi, in grado di opporsi, urlando, a gran voce, il suo dissenso e la sua vergogna verso una guerra ingiusta e inumana, che vede nella sola obbedienza l’unico torto del soldato.