>Il “totalitarismo perfetto”" title=">>Il “totalitarismo perfetto”" />
La prima Rivoluzione industriale, ossia quella di fine 1700 e inizio 1800 portò un radicale cambiamento del ritmo della vita umana: prima il ritmo della vita era scandito dal giorno e dalla notte, dal sole e dalla luna come anche dalle stagioni. Il ritmo della vita umana coincideva quasi con il ritmo della vita del contadino. Con la prima rivoluzione industriale il contadino si sposta dalla campagna alla città per andare a lavorare in fabbrica e perde il “contatto pieno” con la natura che aveva avuto per secoli. Quindi c’è anche lo sviluppo dei trasporti e la definitiva affermazione della scienza e della tecnica, processo quest’ultimo già iniziato nel Rinascimento.
Con la seconda Rivoluzione industriale, ossia quella che comincia dopo la seconda guerra mondiale e anche prima, c’è il soddisfacimento della necessità di beni materiali atti a rendere la vita umana più confortevole e lontana dalla povertà e dall’emarginazione: larghe fasce della popolazione possono accedere a beni come l’auto, il frigorifero, il ferro da stiro etc. Nasce la società dei consumi con una conseguente e definitiva affermazione del capitalismo, processo iniziato agli albori del medioevo fiorentino e che poi ha avuto un vero e proprio inizio dal 1600 in poi. Con la seconda Rivoluzione industriale vi è anche una maggiore affermazione della tecnologia e dell’innovazione.
La terza Rivoluzione industriale o per meglio dire tecnologica e multimediale si negli ultimi 30 anni con l’avvento del computer e dei prodotti dell’informatica e della telefonia.
Con essa si ha un soddisfacimento dei bisogni spirituali, ossia il sistema società, o meglio la “società dell’immagine” propone una serie di mitologie, icone pop e supereroi grazie all’opera di diffusione dei media. Quindi la società dell’immagine propone un pensiero unico e totalizzante che si pone dall’alto verso l’unica dimensione umana ossia quella del consumatore “libero” di scegliere i prodotti che il sistema-società propone.
Oltre al pensiero unico totalizzante la società contemporanea dispone di una forte opinione pubblica e l’indiscusso primato della scienza e della tecnologia.
Perciò con il crollo delle precedenti ideologie la società dell’immagine ha potuto imporre mitologie, icone pop e supereroi e attraverso ciò imporre il “totalitarismo” perfetto.