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Il “tradimento” italiano del 1915.Destrutturazione di una menzogna

Creato il 18 gennaio 2014 da Catreporter79

La memorialistica più approssimativa e ideologizzata ha confezionato il resoconto di un’Italia “traditrice” della Triplice Alleanza, pronta a pugnalare, in nome di un mitologico carico storico e genetico malevolo, gli alleati di decenni per il proprio tornaconto esclusivo e particolare. Siamo tuttavia in presenza, come anticipato, di una manomissione del contributo documentale; la Triplice Alleanza era infatti una coalizione a carattere esclusivamente difensivista e non offensivista che prevedeva inoltre, tra le sue clausole, l’obbligo da parte dei membri di notificare preventivamente agli altri firmatari del patto l’intenzione di dichiarare e muovere guerra. Aggredendo la Serbia con un pretesto e limitandosi a comunicare la sua scelta soltanto a Berlino, Vienna veniva pertanto meno ai dettami alla base della colazione, “tradendo” per prima non soltanto l’Italia ma la stessa Germania , colta impreparata e trascinata, de facto, nel gorgo della trincea. Oltre a questo, la pubblicistica anti-italiana ha irrobustito il proprio sabotaggio dell’elemento fattuale con la “leggenda” della “spedizione punitiva” (“Strafexpedition” ) concepita da Germania ed Austria-Ungheria per vendicarsi dell’ex alleata. Si tratta anche questa volta di un’elaborazione giornalistica, dal momento in cui la formula “Strafexpedition ” non comparve mai negli atti ufficiali degli stati maggiori tedesco ed austroungarico, né sarebbe stato possibile in un’epoca che conservava ancora l’antico spirito cavalleresco ed il rispetto dell’avversario. Reale scopo dell’offensiva era quello di prendere alle spalle le truppe italiane dal Trentino, mettendole in questo modo fuori combattimento (la V Armata predisposta dal generale Cadorna per contenere l’eventuale dilagamento nemico a valle non sarebbe stata sufficiente). Normale strategia, quindi. Senza nessun velleitarismo ideologico o politico.Per concludere, sia utile ricordare come il nostro Paese fosse allora legato ad un patto di non aggressione con Parigi, siglato nel luglio del 1902.



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