Uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 4 febbraio l’ottavo ed attesissimo film di Quentin Tarantino, “The Hateful Eight”.Nel cast vi sono Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth, Samuel L. Jackson, Michael Madsen, Walton Goggins, Bruce Dern e Demian Bichir.
Qualche anno dopo la fine della guerra civile, una diligenza è costretta a fermarsi nel cuore del Wyoming a causa di una tempesta di neve. Il cacciatore di taglie John Ruth e la sua prigioniera Daisy Domergue sono attesi nella città di Red Rock dove Ruth, noto da quelle parti come “Il Boia”, porterà la donna dinanzi alla giustizia, riscuotendo una taglia di 10.000 dollari. Lungo la strada incrociano due uomini che si uniscono a loro. Ma la tempesta infuria ed i quattro sono costretti a fermarsi per cercare rifugio presso un emporio dove ad accoglierli troveranno altri quattro sconosciuti. Gli otto viaggiatori bloccati dalla neve si rendono presto conto che, forse qualcuno non è chi dice di essere e che, probabilmente, non sarà facile per nessuno raggiungere Red Rock…
Tarantino, in un’intervista al Telegraph, ha sottolineato il ruolo chiave di elementi quali i conflitti razziali, la violenza e la sensazione – condivisa da molti in America – che spesso la legge non sia votata alla giustizia. ”L’America non ha ancora risolto la questione razziale”, riferendosi chiaramente al prepotente ritorno della tensione nei rapporti razziali del paese, esplosi negli scontri del 2014 a Ferguson, Missouri, dopo l’uccisione di un giovane afroamericano, Michael Brown, da parte di un poliziotto bianco. Tensione rinfocolata dalla strage di Charleston, Carolina del Sud, compiuta da un suprematista bianco, in cui hanno perso la vita otto fedeli e il loro pastore durante un incontro di preghiera: “Con tutti questi avvenimenti durante le riprese, il film è diventato più rilevante di quanto avremmo mai potuto immaginare”.