Fuorigrotta è il quartiere dove sono nato e ho vissuto fino alla venerabile età di sette anni.
E’ una zona di Napoli centrale e ben organizzata: collegata con il resto della città dalla metropolitana, attraversata da svariate linee dell’ANM – gli autobus cittadini – presenta multisala, piscine, la rinomata Mostra d’Oltremare, il parco giochi dell’Edenlandia, l’importante polo universitario di Monte Sant’Angelo e la storica facoltà di ingegneria.
E poi, è il luogo dove “vive” il mitico stadio San Paolo, tra l’altro sede delle semifinali del mondiale Italia90.
Ed è proprio per essere all’altezza dell’evento calcistico, in quegli anni il quartiere si rifece il look …
La mia attenzione oggi cade sul leggendario tram veloce che avrebbe dovuto collegare il rione limitrofo allo stadio con piazza Municipio, nei pressi del monumentale Maschio Angioino.
Svariate stazioni sono sorte tra i 6.5km. che separano le due mete: viale Augusto, piazza Italia e poi sulla riviera di Chiaia, luogo dove si è consumato la tragedia qualche mese addietro (la casa crollata per le infiltrazioni d’acqua era vicino ad un cantiere della metropolitana veloce).
Ebbene, dopo ventitré anni (23!) il tram veloce non ha ancora percorso un metro.
Clicca per vedere la presentazione.
Le stazioni sono mausolei chiusi ed abbandonati, oramai parte integrante dell’arredo urbano.
Suppongo che la stragrande maggioranza dei napoletani sia assuefatta alla visione di queste fermate mai aperte: lo scandalo è divenuta normalità, lo sperpero di denaro pubblico per un’opera mai terminata la regola.
Di chi sono le responsabilità penali, civili (ed etiche)?
Qualcuno ha pagato il conto per un simile dissesto?
Fermo fuori la stazione di piazza Italia, alla fine di viale Augusto a poche centinaia di metri dalla grotta che porta a Mergellina, guardo sconsolato il «mostro», nessun cartello annuncia una ipotetica “fine dei lavori” oppure una futuristica apertura.
Mi chiedo perplesso: è giunto il tempo di sapere cosa ci sta sotto viale Augusto?
MMo