Il Trash dalla A alla Z, ovvero gli Abomini si Serie Z (N° 2): Il cerchio dei morti

Creato il 22 luglio 2013 da Giuseppe Armellini
Meno male che stavolta, a differenza che con The Massacre, avevo un compagno di visione, mio fratello,
perchè altrimenti arrivare alla fine sarebbe stato davvero durissima e le eventuali risate sarebbe rimaste inesplose nel vuoto della visione in solitudine.
Dico la verità, leggere nei titoli finali il "casting" del film (non hanno nemmeno scritto cast, ma casting...) e vedere che ogni attore era anche un membro della troupe (l'attore principale ad esempio è ideatore, sceneggiatore, regista, montatore, curatore degli effetti speciali ed altro) mi ha messo una tale tenerezza addosso che con la mio comprovata bontà avrei avuto davvero voglia di salvarlo sto "film" -le virgolette non testimoniano solo il livello dell'opera ma anche la durata, poco più di 50 minuti-.
Ma proprio non ce la faccio.
Perchè se è vero che almeno si è provato a non esser banalissimi con la storia di fondo, una sorta di Inception in stile horror pane e salame, è talmente scarso tutto il resto che, anche con tutta la buona volontà e la voglia di premiare dei ragazzi che per passione ci hanno provato, è impossibile non farsi una risata e cercare entro un giorno di dimenticare.
Nei primi 5 minuti i ragazzi, specie il protagonista, dicono 23 volte la parola "autista".
Dov'è l'autista? Autista, dove sei? Autista, autista! Qualcuno cerchi l'autista. Vedrai che ora l'autista torna. Quel bastardo dell'autista ci ha lasciato qua. Andiamo a cercare l'autista. Autista! Autista!
Che poi io credo che realmente un autista ci sia stato e realmente se ne sia andato dopo aver visto in che razza di film era. Anche perchè alla fine infatti con la trama mica c'entra una fava.
Quello che inizia poi è il festival della non recitazione, na roba che in confronto quelli di The Massacre, che più che con la recitazione aveva un problema pantagruelico con le voci del doppiaggio, sembrano Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman e Daniel Day-Lewis.
ma vediamoli gli attori
1 il protagonista (anche regista): insopportabile, parla sempre da solo e ha un'arroganza e una violenza verbale verso gli altri ingiustificata VOTO 2
2 quello riccio che ogni tanto ha gli occhiali ogni tanto no: mette solo le mani tra i capelli e se parla ti senti male VOTO 1
3 quella che gli fanno un buco in corpo grosso come 3 cocomeri: gli fanno un buco in corpo grosso come tre cocomeri e la eliminano subito perchè, francamente, anche la stessa troupe-casting non ce la faceva più a sentirla. Però somiglia parecchio a quella meravigliosa attrice che è Emmanuelle Devos. VOTO 1,5
4 il meccanico (nonchè tante altre cose nella troupe, credo anche aiuto regista): è scarsissimo come gli altri eh, però almeno in 2,3 occasioni le battute che dice sono quelle giuste, tipo "E' impressionante!" quando vede il buco nella ragaza di cui sopra. VOTO 3
5 la sua fidanzata: insostenibile, una cosa oscena. Pure, non me ne voglia, tanto bruttina. Non è giusto l'abbiano mandata al massacro così VOTO 0
6 l'intellettuale de sto cazzo: la voce probabilmente più insopportabile, monocorde, stesso tono e enfasi davanti al mostro che sbrana gli amici o al caffè troppo caldo. Però sa tutto del cerchio dei morti cazzo, praticamente ci svela il finale dopo 20 minuti. VOTO 2,5
ah, il mostro finchè non interagisce in pacchiani effetti visivi con le vittime è davvero figo, bravissimi ad averlo creato. Non si capisce che è, che fa, come agisce, perchè c'è, come si combatte e tutto il resto ma è figo.
abominio imprescindibile per gli amanti del genere
( voto 2 )

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