La necessità, il piacere, l’arte della carezza. Il trattato delle carezze (2014) di Gérard Leleu è un testo che descrive quali sono i diversi significati che una carezza può avere perché, secondo Leleu una carezza dà sicurezza, calore, conforto, ci dice che non siamo soli. Ma la carezza è anche un messaggio di amore, di desiderio, di passione. Può essere innocente, timida, dolce o rasentare anche l’aggressione. Accarezzare non è un gesto semplice necessita di tempi, ritmi, pressioni, movimenti particolari e soprattutto del momento e dell’atmosfera giusta. Una carezza o un contatto tattile sviluppa una forma di linguaggio alternativa alla parola, ma probabilmente molto più veritiera.
Molti dizionari riportano più o meno la seguente definizione di carezza: <<Tenera dimostrazione di amorevolezza o di benevolenza manifestata con atti, ma più comunemente fatta lisciando col palmo della mano>>. Un gesto perlopiù delicato quindi, al quale sembriamo esserci disabituati, cercando tragressione ed emozioni più forti.
Questo libro in maniera scientifica ma non eccessivamente tecnica, ci dice assolutamente tutto su questo tenero linguaggio del corpo; esso vuole essere un invito ad andare oltre la pura comunicazione verbale razionale per iniziare, finalmente a parlarci davvero. L’autore si interroga sul perché delle carezze, su cosa sia la pelle, la sua struttura, la sensibilità, il dolore, il rapporto tra il corpo e la psiche. Gli argomenti che tratta Leleu sono molteplici e di una importanza predominante, descrivendoci il complicato processo interiore di un bambino accarezzato male, di un adulto accarezzato male, ci parla dell’anoressia, l’anoressia della pelle quelli che non amano dare e ricevere carezze, della bulimia del bambino il cui bisogno di contatto non sia stato soddisfatto nel periodo preverbale.
Gérard Leleu si interroga su chi ha bisogno di carezze, su quello che pensano le donne e quello che invece dicono gli uomini giungendo ad un’unica soluzione: “la carezza è un’arte” visibile oppure no, dato che esiste anche la carezza dell’anima. Si è visto come i cuccioli degli animali, in mancanza di carezze languiscono e addirittura deperiscono fino a morire inoltre presentano disturbi psichici. Accade lo stesso agli uomini. I contatti meccanici, oltre a produrre un senso di privazione emotiva, portano alla privazione sensoriale. Sembrava che il sesso non avesse più segreti, sappiamo come risolvere specifici problemi conosciamo le posizioni per “vivacizzare” i rapporti, i cibi e le sostanze per essere più efficienti. Ma allora perché spesso tanta insoddisfazione? Perché quel senso di non completo appagamento? Forse abbiamo dimenticato che una felice comunicazione amorosa non è il risultato meccanico della somma di tecniche e pratiche ma esige una diversa attenzione, condivisione, vicinanza “pelle a pelle”. E che anche nell’amore adulto ricerchiamo in fondo quella sicurezza e quel calore legati al rapporto primario con la madre e mai sostituiti. Questo libro propone un gesto, la carezza come vera comunicazione d’amore.
“Tutto in fondo può essere possibile con le carezze,
soggiogare la collera, disarmare la distruzione, quella materiale e quella pasicologica.
Tuttavia il regno della carezza resta quello dell’amore”
Gérard Leleu, medico ‘naturista’, è nato e lavora in Francia. La sua esperienza di ‘medico di campagna’ e i suoi studi lo hanno condotto a ritenere l’ansia e molti altri disturbi frutto dell’insoddisfazione sessuale, o meglio, sensuale. Su questi argomenti e sulla salute in generale ha pubblicato numerosi libri.