Apprendo casualmente da un alert di google – perché a questo blog quasi monotematico sul Trentodoc non arriva mai uno straccio di comunicato stampa istituzionale –, che il prossimo mese di settembre il remuage trentino sarà protagonista, in alcune città del nord Italia, di una serie di appuntamenti-vetrina, nell’ambito di un circuito promozionale in cui si mescoleranno le performance degli chef trentini e le bottiglie di Trento. La manifestazione si chiama Trentino Gourmand – Per tutti i gusti, il giro d’Italia a Tavola. Non ho capito ancora chi organizzi questa cosa e quale sia il ruolo della promozione istituzionale. Che tuttavia, come risulta da mie fonti ben informate, un ruolo ce l’ha. Come è giusto, forse, che sia. Gli appuntamenti sono quattro, fra Verona, Milano e Riva del Garda. Le location spaziano fra un paio di Librerie Feltrinelli (Verona e Milano), uno Sheraton Hotel (Milano) e una spiaggia di lago (Riva del Garda). Nel frattempo TRENTODOC dovrebbe essere protagonista anche della Mostra del Cinema di Venezia. Così alemno si dice e si scrive (qui). Speriamo almeno questa volta vada bene e non finisca come l’annunciata, e pare mai avvenuta, comparsata del nostro Remuage alle recenti Olimpiadi di Londra. Cerchiamo di essere ottimisti, almeno oggi.
La sensazione, comunque, è che i nostri promoter istituzionali in questi giorni si stiano dando un gran da fare. Ora, tuttavia, viene da chiedersi una cosa. Gli strateghi trentodocchisti si sono mai chiesti quale sia il posizionamento di mercato delle loro bottiglie? Hanno mai provato ad individuare un target di riferimento delle loro azioni di marketing? Lo chiedo, e me lo chiedo, perché mi pare che tutto questo gran da fare che si danno assomigli ad un girare a vuoto. Chi sono i clienti potenziali di una bottiglia di TRENTODOC? I frequentatori colti e impegnati – e spesso castristi – delle librerie del nostro caro vecchio compagno Giangiacomo Feltrinelli? I simpatici e casual vongolari di Goro? I businessman che frequentano di passaggio il Malpensa Sheraton? I cinematografari di Venezia e quelli di Roma? I velisti di Torbole sul Garda? I raffinati gourmand appassionati di porzioni Cremona? Il turista internazionale che soggiorna nei cinque stelle lusso fronte Vesuvio? I giovani discotecari? Gli alpinisti della Paganella? Insomma chi è il consumatore medio di TRENTODOC oggi? E chi sarà il consumatore di domani? Me lo chiedo e lo chiedo agli strateghi del marketing trentino.