Il tribunale delle anime

La storia inizia con il rapimento di una ragazza e due uomini, Clemente e Marcus, che ne esaminano il dossier. Marcus non è un vero e proprio investigatore, ma è un cacciatore del male e sopratutto delle anomalie che ogni caso porta con sè, lui è bravissimo a riconoscerle ed ha un dono. L'altra protagonista è una fotorilevatrice della Scientifica, Sandra, catapultata ad indagare sulla morte del marito....
Il termine che più volte si incontra leggendo l'ultimo lavoro di Donato Carrisi è "anomalia". Anche se di anomalo nel suo "Il tribunale delle anime" non c'è niente. Qui si ha a che fare con un bel thriller costruito a blocchi narrativi alternati attraverso i quali si affonda in una storia permeata da tensione e attesa. Se il precedente "Il suggeritore" aveva richiamato alla mia memoria i romanzi più noti di T. Harris come "Il silenzio degli innocenti" o "I delitti della terza luna" in questo caso ho ripensato a Criminal minds.
Quello che caratterizza lo stile di Carrisi è la sua capacità di rendere la scrittura visiva. I personaggi sono costruti con dovizia e riescono a creare quell'empatia necessaria al coinvolgimento emotivo. Pagina dopo pagina li seguiamo per le strade di una Roma (e non solo) sconosciuta ai più, perfetto teatro di segreti mai emersi alla luce del sole come alcuni luoghi più misteriosi dell’animo di ognuno di noi. Infatti l'autore non disdegna di porre in rilievo alcune riflessioni interessanti su concetti inevitabilmente legati alla natura umana come la vendetta e il perdono. "Il tribunale delle anime" è un romanzo oscuro e avvincente che non delude in quanto opera seconda. Ottimo compagno di queste feste ormai agli sgoccioli.