All'inizio i miei vicini erano STRAORDINARIAMENTE gentili, ho sempre e solo sentito storie terribili di vicinato pregne di urla, cazzotti, carabinieri, e la tiritera sembrava inevitabile anche nei migliori condomini.
Quando sono arrivata qua i miei vicini si sono subito dimostrati gentili ma non invadenti, non hanno mai fatto domande o supposizioni strane.
Ora però qualcosa sta cambiando, ogni tanto tra una busta della spesa e l'altra scorgo degli occhi indiscreti tra le inferiate e mi ritrovo terrorizzata a chiudere tutti i cancelli che altrimenti avrei lasciato aperti, a accostare il più possibile la bici al muro, e a fare meno rumore possibile con i tacchi sulle scale, insomma tutte quelle piccole accortezze a cui penso ma che raramente si trasformano in atto pratico a meno che qualcuno non ti stia controllando.
Rimane il fatto che la mia vicina che esce sbattendo la porta e borbottando sulle scale ogni volta che accendo la musica è una presenza costante ma perennemente ignorata da me, così come ignoro il fatto che il fogliame e la robbaccia di Babbea che convivono nel mio terrazzino diventino elemento di profonda sofferenza nei miei vicini, nel momento in cui prendo la scopa e invece di raccogliere il tutto con la paletta decido allegramente di buttare tutto di sotto, ben sapendo di essere un'incivile.
So di sbagliare ma, come fanno la maggior parte dei condomini giovani e finti inconsapevoli, ho deciso di portare avanti la mia particolare azione di disturbo almeno fino a quando la mia vicina russa non deciderà di avvelenare Babbea con del trifoglio proveniente da Chernobyl (e non rompete il cazzo con il cirillico).
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