Uno dei fattori che contribuiscono al silenzioso ed infido sopraggiungere di lag nei nostri smartphone e tablet Android, è la frammentazione del chip di memoria NAND, tecnologia usata nella stragrande maggioranza dei sistemi SSD (Solid State Drive, unità a stato solido), e nelle memorie flash interne (quindi non microsd) dei dispositivi portatili.
Che cos’è il ” NAND “?
A causa del sistema di funzionamento, il chipset NAND, che per semplicità potremmo intendere come il controller, il “cervello” della memoria interna del nostro dispositivo, ha un metodo di sistemazione e “stoccaggio” dei dati differente da quello di altri sistemi di archivio, come quello degli hard disk tradizionali (ad esempio i comuni hd meccanici, a testina).
Nei sistemi NAND, quando si cancella un file, il chip in questione non elimina completamente l’informazione relativa, ma si limita a contrassegnare i settori che il file occupava “marcandoli” come “non più in uso”, e quindi ora disponibili per essere sovrascritti da nuovi dati.
Ma sia i dati, sia gli indici del file system purtroppo rimangono lì, e col progressivo quotidiano cancellare, copiare e trasferire dati, la sopracitata “mappa” di indicizzazione che permette al chip NAND di trovare rapidamente i files all’interno della memoria cresce progressivamente e il controller impiega sempre più tempo “perdendosi” tra i risultati ridondanti.
Il ” TRIM ” della memoria
Questo fenomeno causa il sopravvenire di lag, che aumentano inesorabilmente durante il periodo di vita del dispositivo, almeno che non sia presente un supporto “TRIM” nel sistema operativo.
Il Nexus 7 del 2012, ad esempio, era famigerato per questo bug, e rallentava in modo frustrante giorno dopo giorno di utilizzo, e la colpa era proprio della mancanza della funzionalità di TRIM nel sistema operativo.
In parole povere, il TRIM controlla la mappatura dei files all’interno della memoria e suggerisce al controller NAND di non perdere più tempo a scansionare i settori precedentemente contrassegnati come “non in uso”. Grazie al trimming , i files cancellati non vengono più tracciati, il che velocizza (e non di poco) la ricerca da parte del sopracitato chipset.
Purtroppo Google ha introdotto il supporto TRIM solo da Android 4.3, relativamente tardi quindi, e i telefoni/tablet più datati, che non sono stati aggiornati alle versioni più recenti del sistema operativo di Mountain View, rimangono afflitti dal “morbo” di memorie flash non “trimmate“.
Pur tuttavia, ed è questo che interessa a coloro che hanno dispositivi dell’ultimo periodo, nessun supporto TRIM è perfetto, e nemmeno quello degli Android più attuali lo è.
La funzione, benché ora presente nelle ultime release di Android, nella maggior parte dei casi interviene con frequenza insufficiente, e dal momento di un intervento sulle entrate ridondanti, a quello successivo “schedulato” dal sistema, potreste percepire una parabola di rallentamento, lenta e progressiva del vostro device.
L’applicazione che fa per noi, Trimmer
In questi casi, gli utenti che hanno fatto il ROOT alla propria unità, possono usare l’applicazione TRIMMER per avviare un trim manuale della memoria NAND, nel momento in cui avvertissero la propria unità più lenta del normale.
Trimmare la memoria con regolarità (operazione che ha analogie con la deframmentazione degli hard disk meccanici nei pc) mantiene le performance del NAND sempre ai massimi livelli, e i vostri telefoni e tablet reattivi al massimo delle loro possibilità.
Trimmer è una applicazione facile da usare, gratis e senza pubblicità, se avete un Nexus 7 o un telefono anteriore ad Android 4.3 è assolutamente OBBLIGATORIA, ma farà molto bene a qualsiasi dispositivo, fino a quelli più recenti!
Give it a try!
Sviluppatore: AdminseHow
Categoria: Utilità, gratis e ad-free
Scarica QR-CodeTrimmer (fstrim)Developer: AdminseHowPrice: Free