Nella borsa della spesa (per realizzare 3 zucche): 200 g di Farina di Mandorle
150 g di Zucchero a Velo
poche gocce di Essenza di Mandorle amare
1 cucchiaio di Sciroppo di Zucchero (Glucosio)
Coloranti alimentari
Acqua q.b.
Vi racconto il “come fare”: La ricetta per la “mia martorana” è una ricetta a freddo di facilissima esecuzione e ottima riuscita: trasferite in un recipiente ben capiente la farina di mandorle, aggiungete lo zucchero a velo e miscelate le due “polveri”. Aggiungete alcune gocce di essenza di mandorle amare (o se preferite, potete aggiungere 2-3 mandorle amare finemente triturate), aggiungete un cucchiaio raso di glucosio (del tipo commerciale o, come nel mio caso – qui la ricetta – dello sciroppo di zucchero fatto in casa) e iniziate ad amalgamare, con la punta delle dita, l’impasto. Tenetevi pronta a disposizione una tazzina da caffè piena di acqua minerale, utilizzate poco per volta questa acqua per aiutarvi nell’impasto: servirà pochissima acqua (circa mezza tazzina in tutto) e il glucosio farà da collante. Impastate adesso più energicamente, se l’impasto risultasse friabile, o la farina non del tutto assorbita, aggiungete molto gradatamente ancora piccole quantità di acqua. Il vostro panetto di marzapane è pronto quando risulterà sodo e ben compatto, non friabile ma ben lavorabile. Fatto ciò, potete dare al marzapane le forme desiderate, usando le formine in gesso o solo la vostra abilità manuale.
In genere le forme vanno poi fatte asciugare per almeno un giorno intero e alla fine dipinte con pennelli e colori alimentari MA per realizzare le mie zucche ho preso spunto dalla lavorazione della pasta di zucchero e ho fatto come segue:
ho diviso l’impasto in tre parti uguali, da ogni parte ho prelevato piccole quantità (palline di marzapane) per realizzare occhi e pupille, cappellini e il girigogolo verde. Le tre parti più grandi, i corpicini delle zucche, del marzapane l’ho colorato con del colorante arancio; le parti per le pupille le ho pasciate senza colore; le parti per i cappellini le ho colorate con del colorante marrone; le parti dei girigogoli, con del colorante verde. Ho realizzato le formine, usando utensili da intaglio per la pasta di zucchero, già colorate, poi le ho montate sovrapponendo al corpinino della zucca i suoi accessori: occhi, pupille, naso, cappello, ricciolo verde e infine ho fatto asciugare il tutto. Come leggete non ho dipinto dopo le formine, ma le ho create colorando alla base il mio marzapane per ottenere un effetto più uniforme e non rischiare sbavature di colore.
Un pizzico di Tì: Oggi è Ognissanti, rosso in calendario, che bello stare a casa e dormire un po’ di più (!), giorno di festa che precede la “vera festa” per i bambini siciliani: la commemorazione dei defunti, il 2 Novembre, celebrazione che noi Siculi definiamo amichevolmente “La Festa dei Morti”. Domani ogni casa sarà raggiunta da cesti golosi, ricchi di leccornie dolci (tra cui la martorana) e da regali, giocattoli, per i più piccini.
Ieri, tra gli scaffali del supermercato e mentre facevo la spesa, ho trovato una vaschettina di farina di mandorle, piccola, giusta, sembrava fare proprio al caso mio: la quantità necessaria per poca frutta martorana, per evitare di aver troppi dolci a far da tentazione. Non avevo intenzione di far nulla, per questa festività, ma davanti alla piccola vaschetta mi son tornate in mente le parole di mia madre (“la martorana che vendono è troppo zuccherata, troppo, è più buona quella che fai tu e che sa di mandorle!”), così ho pensato di farne giusto un po’, per accontentare le papille gustative di una famiglia.
Tornando a casa poi, ieri pomeriggio, ho pensato alle zucche, infondo ormai Halloween ha contagiato anche noi… e questa mattina erano già lì, il simpatico trio Zucca, a guardarmi ad ispirarmi foto e post: buona festa a tutti