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Il trionfo della metafisica di Limonov. Sulla scrittura carceraria

Creato il 02 febbraio 2013 da Candida
Il trionfo della metafisica di Limonov. Sulla scrittura carcerariaQui e là sui giornali in questi giorni sono apparse recensioni a questo libro appena arrivato in libreria. Limonov è uno scrittore russo al centro di polemiche e storie più o meno odiose. E' diventato il personaggio dell'ultimo libro di Emmanuel Carrère che è diventato un caso editoriale in tutta Europa (in questi giorni è uscito in Russia e ha scatenato mille polemiche.Ne parlerò nei prossimi giorni. Oggi due pensieri sul libro scritto in una colonia penale della Russia di Putin.E mi aiuto con le parole di un altro grande scrittore, Sergej Dovlatov, che nel 1982 così scriveva al suo editore a New York:"Sono ormai tre anni che mi accingo a pubblicare il mio libretto sul campo di lavoro.Per di più, proprio Regime speciale avrei dovuto pubblicarlo prima di tutto il resto. Infatti, è proprio da qui che è cominciata la mia sventurata attività di scrittore.Da quanto ho potuto verificare, trovare un editore è straordinariamente difficile. Ad esempio - cosa che non vorrei nasconderLe - due editori hanno già rifiutato.I motivi del rifiuto in pratica sono i soliti. /.../ il tema del lager ormai è stato esaurito; queste interminabili memorie carcerarie hanno stufato i lettori; dopo Solženicyn l'argomento dev'essere chiuso.../.../ Secondo Solženicyn il campo di prigionia è l'inferno. Io penso invece che l'inferno siamo noi..." S. Dovlatov, Regime speciale. Appunti di un sorvegliante (trad. it. di L. Salmon), SellerioEcco, purtroppo, con Solženicyn o con Šalamov, la partita non è chiusa. Uomini continuano a rinchiudere altri uomini in situazioni disumane. E la scrittura continua a testimoniare.

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