I matrimoni precoci, i cui tassi di diffusione si registrano maggiormente nell’ Asia meridionale e in Africa su subsahariana sono una realtà ancora diffusissima, come dimostra l’ultimo caso, che ha causato la morte della piccola/ giovane sposa yemenita.
Lo sposalizio in età precoce comporta una serie di problematiche per la salute e lo sviluppo psico-fisico del minore.
Chi si sposa precocemente, solitamente abbandona la scuola, e sappiamo quanto l’istruzione sia importante per evincersi da condizioni di estrema povertà.
I matrimoni precoci, portano gravidanze precoci, e dati UNICEF ci riportano che ogni anno avvengono 70.000 morti per il suddetto motivo.
Il matrimonio precoce assomma in se’ la violazione di diversi diritti umani fondamentali della Carta Onu: diritto alla vita, diritto ad esprimere liberamente la propria opinione, diritto ad essere protetti da violenze e sfruttamento.
Per prevenire certe pratiche risulta fondamentale sensibilizzare le comunità sui diritti delle bambine e delle ragazze, migliorare le normative dei paesi coinvolti dal fenomeno, promuovere una scuola di qualità per tutti i bambini.
Ricordo che il prossimo 10 ottobre si celebrerà la seconda Giornata mondiale dell’ ONU delle bambine e delle ragazze.
Attendiamo notizie sulle manifestazioni che le Ong organizzeranno anche in Sardegna.
Tiziana Mori, responsabile Donne della Provincia di Cagliari dell’Italia dei Valori
Alessandro Zorco
Ufficio stampa dell’Italia dei Valori Regione SardegnaCell.: 340.3904131